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In Franciacorta

Nuova cantina per Ca' del Bosco. E Zanella esclude crociate contro l'Irlanda

Il patron della cantina bresciana simbolo del Franciacorta non si schiera contro l'etichetta sul vino voluta dall'Irlanda, ma dichiara che «i consumatori vanno informati correttamente e chiarito scientificamente se è dannoso alla salute»

 
24 maggio 2023 | 15:20

Nuova cantina per Ca' del Bosco. E Zanella esclude crociate contro l'Irlanda

Il patron della cantina bresciana simbolo del Franciacorta non si schiera contro l'etichetta sul vino voluta dall'Irlanda, ma dichiara che «i consumatori vanno informati correttamente e chiarito scientificamente se è dannoso alla salute»

24 maggio 2023 | 15:20
 

Una nuova cantina pronta per il vernissage in autunno e nessuna crociata contro l'etichetta sul vino voluta dall'Irlanda: «Ma i consumatori vanno informati correttamente e chiarito scientificamente se è dannoso alla salute», il traguardo di due milioni di bottiglie all'anno e un utile in crescita del 5%.Tra mito, leggenda e realtà: sicuramente un pioniere e un visionario. Maurizio Zanella è riuscito a costruire attorno a sé (e a quello delle bollicine del Franciacorta) un mondo dalle mille e una sfaccettatura, non sempre facili da capire e scrutare fino in fondo. In quel di Erbusco si entra nella cantina Ca' del Bosco (di proprietà della famiglia Marzotto-gruppo Santa Margherita) dal Cancello Solare di Arnaldo Pomodoro, per stupirsi poi con il doppio volto di pietra di Igor Mitoraj fino al rinoceronte gigante di Stefano Bombardieri appeso al soffitto sopra i serbatoi d'acciaio e, tutt'attorno, altre decine di opere d'arte moderna.

La cantina di Ca' del Bosco

La nuova sfida: l'istituzione del premio "Scultura Ca' del Bosco"

Adesso una nuova sfida. «Vino, arte, cultura, Rinascimento, tradizione, innovazione, ecologia, etica, educazione: nel rispetto delle caratteristiche fondanti di Ca’ del Bosco». Il patron (66 anni) ha annunciato nei giorni scorsi a Venezia, a Palazzo Ducale, l’istituzione del ''Premio Scultura Ca’ del Bosco'' riservato alle grandi sculture da esterni realizzate da artisti italiani Under 40. Verrà assegnato alla Biennale del 2024. Il riconoscimento nasce con un doppio intento: il primo è rafforzare e rendere indelebile il forte legame che esiste fra l’arte e l'azienda bresciana, una delle realtà enologiche eccellenti in Franciacorta e protagonista - mezzo secolo fa - del rinascimento enologico italiano; il secondo deriva dalla volontà di rendere istituzionale il forte rapporto già esistente con un’azione di mecenatismo in grado di potenziarlo con le infinite capacità e possibilità immaginative della nuova generazione artistica.

Il presidente Zanella: «Ca' del Bosco significa innanzitutto ascoltare la natura»

«Ca’ del Bosco - rimarca l'indomabile presidente - significa innanzitutto ascoltare la natura e dare alle sue variabili forme la possibilità di esprimersi attraverso l’aiuto dell’uomo che si fa custode di un territorio straordinario coltivandolo, ma non consumandolo...». Una passione per l'arte e per il buon vino che affonda nel '68, negli anni della contestazione studentesca. Questo il dialogo in pillole con Maurizio Zanella. «Non mi scandalizza - dice - scrivere sull'etichetta che il vino contiene alcol. Mi scandalizza scrivere cose pesanti e non assodate. Giusto avvertire il consumatore: bisogna bere con moderazione, vale per il vino come per i superalcolici come per qualsiasi altro alimento. Vada verificato su base scientifica, se è dannoso alla salute». Ai giovani l'invito ad «essere ribelli, a trovare nuove strade, non porsi limiti, essere irriverenti, a osare e uscire dagli schemi portando, soprattutto nel mondo del vino, una ventata di freschezza».

Maurizio Zanella

Ca' del Bosco, in autunno l'apertura di una nuova cantina progettata da Roberto Falconi 

A settembre-ottobre di quest'anno, l'apertura della nuova innovativa cantina progettata da Roberto Falconi e tutto lo staff di Ca' del Bosco. «Vini naturali? Vini di qualità - rimarca Zanella. Bio come tutti i nostri prodotti. Sono allergico al marketing: è folle parlare di naturale ed è una presa in giro. I vini si fanno nel modo più naturale possibile con buone pratiche: meno solfiti e ossidazioni, ad esempio». Infine il richiamo del bolzanino di nascita, milanese di adozione, al ''socio di maggioranza" che sta in alto e che: «Per il 51% decide le buone (o cattive) annate vinicole. Come stagione non siamo messi male, anzi. Dopo la siccità è arrivata la pioggia in abbondanza, le condizioni sono ottimali per una buona vendemmia. Speriamo...». Anche perché il vino e l’arte hanno in comune l’origine culturale dionisiaca della creatività e degli imprevedibili elementi naturali.

Ca' del Bosco
Via Albano Zanella, 13 - 25030 Erbusco (Bs)
Tel 030 7766111

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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