Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
sabato 23 novembre 2024  | aggiornato alle 01:25 | 109181 articoli pubblicati

Siad
Siad

Marzia Buzzanca: pizza e vino, un connubio su cui puntare

Abbiamo sollevato il cappello da cuoco a Marzia Buzzanca, food consultant che ci ha svelato i suoi segreti: da cosa voleva diventare da grande a ciò che non manca mai nel suo frigo

 
14 marzo 2023 | 08:30

Marzia Buzzanca: pizza e vino, un connubio su cui puntare

Abbiamo sollevato il cappello da cuoco a Marzia Buzzanca, food consultant che ci ha svelato i suoi segreti: da cosa voleva diventare da grande a ciò che non manca mai nel suo frigo

14 marzo 2023 | 08:30
 

Alla domanda: “Quando hai capito che avresti fatto la cuoca, poi la pizzaiola e anche la sommelier?” Marzia Buzzanca sorride fra sé e sé e torna indietro alla sua infanzia. Il padre da giovane faceva il maggiordomo, in seguito il cuoco. Da bimbetta la portava spesso in cucina e la invitava a intingere le dita dei preparati pronti per essere cotti. Il pane e i lievitati in genere l’hanno affascinata sin da subito.

 

Con la crescita cambia strada e diventa un’atleta a livello agonistico di ginnastica ritmica. Raccoglie molto successi. Poi, molto presto, diventa mamma e si riavvicina alla prima passione. Affiancata da parenti e amici lavora in diverse attività a L’Aquila, in Abruzzo. Esuberante, bella e dinamica si divide fra sala e cucina. Convinta che solo chi elabora in prima persona i piatti sappia poi raccontarli. È una pignola autodidatta ed è affascinata dalla nipote bravissima a fare la pizza. Così aprono insieme Percorsi di Gusto, nel  2007, accanto a Vinalia, il ristorante dove lei fa la sommelier e Tania, sua nipote, la pizzaiola. Il ristorante viene distrutto dal terremoto del 2009. Marzia non si perde d’animo e vuole rimanere in città. Percorsi di Gusto riapre nel 2010 dopo il sisma ed è il primo locale in zona rossa a tirare su la serranda ma, purtroppo, senza il supporto della pizzaiola. Da qui, Marzia, fa di necessità virtù e va da Simone Padoan per tre giorni. Tre giorni in cui non tocca un impasto, non fa nemmeno una pallina. Prende appunti in un grande blocco e rientra a L’Aquila.

 

Durante questo periodo affina le sue capacità attraverso numerose prove. Che le confermano la sua missione. Fare la pizza. Una pizza “contemporanea”, l’aggettivo è di Padoan, che parte dalle farine, le semole, l’impasto, il lievito madre e lascia spazio a farce sempre più evolute, rivolte all’alta cucina e attaccate alla sua terra, l’Abruzzo. Non ha più né la pizzeria, troppo complicato ripartire, né la casa. Quindi per 6 mesi si trasferisce a Canazei (Tn) dove lavora come sommelier al Wine & Dine per la stagione estiva. Ritorna a L’Aquila e, a casa della sorella, continua a fare prove pizza e si allena in attesa della riapertura, cosa complicata a livello burocratico. Perché sono necessari molti permessi e un’impegnativa responsabilità. Ma Marzia continua a lavorare e riesce a riaprire a luglio del 2010 in via Leosini. Il primo posto aperto in zona rossa che ha ridà vita al centro storico. Durante questo periodo riceve un grande supporto da chef stellati come Davide Oldani, precursore delle sue cene a 4 mani, Niko Romito, Mauro Uliassi, Heinz Beck, Alfonso ed Ernesto Iaccarino e molti altri colleghi pizzaioli. Poi, come un fulmine a ciel sereno, le viene comunicato che deve chiudere il locale perché necessita di una ristrutturazione importante. Si delocalizza in un posto in periferia che sistema e che diventa un nuovo luogo per i suoi clienti dove mangiare la pizza ‘contemporanea’ da lei firmata. Ma non è  ‘il suo posto del cuore’ come il precedente e, a malincuore, decide di liberare il suo spirito di viaggiatrice alla ricerca di nuovi stimoli e esperienze. Sarà il profondo amore per il vino a farle scegliere, come prima tappa, Termeno, in provincia di Bolzano. All’Hofstätter Garten porta una ventata di aria nuova con la sua pizzeria che i buongustai del luogo cominciano ad apprezzare. Pizza e vino un connubio in cui lei ha sempre creduto. Il suo “vagabondare” non si ferma qui. Altri lidi e nuove avventure la aspettano.

Marzia Buzzanca (foto credit: Arturo Carniti) Dinamica entusiasta pignola: Marzia Buzzanca si racconta - DA FINIRE -

Marzia Buzzanca (foto credit: Arturo Carniti)
 

Da bambina cosa sognavi di diventare?
Un'astronauta 

Il primo sapore che ti ricordi.
Burik, una sorta di piadina araba con patata lessa dentro

Qual è il senso più importante?
L'olfatto

Il piatto più difficile che tu abbia mai realizzato.
La pizza 

Come hai speso il primo stipendio?
L’ho dato a mio padre 

Quali sono i tre piatti che nella vita non si può assolutamente fare a meno di provare?
Brodo di gallina , cous cous e spaghetto al pomodoro 

Cosa non manca mai nel frigo di casa tua?
Bollicine 

Qual è il tuo cibo consolatorio?
Scrippelle 'mbusse

Che rapporto hai con le tecnologie?
Conflittuale 

All’Inferno ti obbligano a mangiare sempre un piatto: quale?
Interiora 

Chi inviteresti alla cena dei tuoi sogni?
Aimo 

Quale quadro o opera d’arte rappresenta meglio la tua cucina?
La lepre di Ottaviano del Turco 

Se la tua cucina fosse una canzone?
“Per un amico in più”di  Riccardo Cocciante

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Brita
Julius Meiln
Mulino Caputo
Antinori

Brita
Julius Meiln
Mulino Caputo

Antinori
Nomacorc Vinventions
Consorzio Asti DOCG