Formaggi e piatti locali: la Valle Camonica, vallata lombarda della provincia di Brescia, vuole recuperare il tempo perduto (o dimenticato) riscoprendo e rilanciando i prodotti tipici. Qui, dove è stato riconosciuto il primo sito Unesco d'Italia grazie alle incisioni rupestri, Loretta Tabarini in collaborazione con gli enti locali e le organizzazioni di categoria, ha chiamato a raccolta nove ristoratori e una quarantina di allevatori-produttori di formaggi di malga per il concorso Fiormaggi.
Fiormaggi, concorso in Valle Camonica
Fiormaggi premia i gioielli della Valle Camonica
Piccoli gioielli a pasta dura e molle, frutto dell'abilità e dell'esperienza di medi e piccoli casari, che hanno seguito le più antiche e consolidate tecniche territoriali. E la giuria ha faticato non poco a selezionare i migliori formaggi che rappresentano veri e propri presidi all'insegna della genuinità.
I vincitori di Fiormaggi
- Silter di Stefano Bettoni
- Formaggio nostrano stagionato di Oliviero Zanotti
- Formaggio nostrano fresco di Andrea Bezzi
- Formaggella di Martino Furloni
- Casolet di Sonia Spagnoli
- Ricotta affumicata di Martino Furloni
Cope de Coeur
- Ricotta affumicata di Martino Furloni
Premio casaro più giovane
- Nicola Botticchio, 18 anni (Azienda agricola Andreoli Marta)
Il concorso Upvivium per i ristoratori
«I vincitori - ha detto Loretta Tabarin i - sono il top dei pascoli delle nostre montagne».
Così è stato anche per i nove ristoratori che hanno partecipato al concorso Upvivium, il contest gastronomico a km zero, sui piatti legati alla riserva della Biosfera Unesco della Valle Camonica e Alto Sebino. La vittoria, come miglior piatto innovativo, è andata al Cantinì di Borno. Il giovane chef Gabriele Zucchelli ha realizzato con un interessante peperone rosso, formaggio bré, capperi, prezzemolo e mais accompagnato da un bianco Igt Valcamonica prodotto sotto la Concarena.
peperone rosso, formaggio bré, capperi, prezzemolo e mais