Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
sabato 23 novembre 2024  | aggiornato alle 02:56 | 109181 articoli pubblicati

Siad
Siad

Il dumping contrattuale in bar e ristoranti? Un fenomeno diffuso

È una criticità che fa capo a quelle organizzazioni sindacali e datoriali che applicano contratti collettivi la cui finalità è ridurre il costo del lavoro e le tutele contrattuali. Per Fipe: “Stesso mercato, stesse regole”

 
26 ottobre 2022 | 15:57

Il dumping contrattuale in bar e ristoranti? Un fenomeno diffuso

È una criticità che fa capo a quelle organizzazioni sindacali e datoriali che applicano contratti collettivi la cui finalità è ridurre il costo del lavoro e le tutele contrattuali. Per Fipe: “Stesso mercato, stesse regole”

26 ottobre 2022 | 15:57
 

Nella sede della Confcommercio di Olbia si è dibattuto il tema “Dumping contrattuale: il caso dei pubblici esercizi”, convegno voluto dall'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Sassari e da Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi nord Sardegna, per affrontare una delle più attuali problematiche che si è abbattuta sul settore. Il dumping contrattuale (ovvero professionisti ed operatori che effettuano le stesse prestazioni, possono percepire retribuzioni con differenze anche del 40% ed una perdita di diritti consistente) è un fenomeno che è andato via via estendendosi su tutto il territorio nazionale e si riferisce alle cosiddette contrattazioni “pirata” che interessano principalmente i settori contraddistinti da attività labour intensive, dove le pressioni competitive sul costo del lavoro sono maggiori. È una realtà che fa capo a quelle organizzazioni sindacali e datoriali scarsamente rappresentative del settore, le quali applicano contratti collettivi la cui finalità è ridurre il costo del lavoro e le tutele contrattuali, in concorrenza di aziende più virtuose e rispettose delle regole, e a danno delle condizioni di lavoro e della qualità dell’offerta.

Un momento del convegno sul dumping contrattuale: il caso dei pubblici esercizi, organizzato a Olbia dall'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Sassari e da Fipe 

Un momento del convegno sul dumping contrattuale: il caso dei pubblici esercizi, organizzato a Olbia dall'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Sassari e da Fipe

Stesso mercato, stesse regole

La tematica dibattuta ha ruotato pertanto attorno all'applicazione corretta e legale del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, un presidio di legalità a tutela non solo dei lavoratori, ma anche delle aziende colpite da azioni sempre più diffuse di concorrenza sleale, per riaffermare il principio spesso richiamato dalla Fipe: “stesso mercato, stesse regole”.

Un insostituibile strumento di democrazia economica

Al tavolo si sono alternati esperti delle varie parti sociali, di controllo e di rappresentanza della categoria. Ad aprire il convegno Marco Mura, neopresidente Fipe Concommercio Sardegna nord est che si è succeduto di recente a Gavina Braccu. A seguire Massimiliano Mura, direttore dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Sassari, il quale ha evidenziato le difficoltà oggettive nello svolgimento dei controlli, proprio in virtù delle numerosissime tipologie di contratti applicabili e della loro complessità, sottolineando che “le agenzie del lavoro non sono messe in condizioni di lavorare in modo utile». Uno status che Andrea Chiriatti, responsabile dell'area sindacale, previdenziale e formazione Fipe, ha definito «una vera giungla», aggiungendo che «il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, non soltanto è un mezzo attraverso il quale remunerare il fattore lavoro, ma si tratta di un insostituibile strumento di democrazia economica attraverso il quale i soggetti della rappresentanza sindacale, sottoscrivono le regole che disciplinano i rapporti tra il datore di lavoro e il lavoratore».

 

La necessità di sensibilizzare i ministeri competenti

Altri interventi, a conferma della necessità di sensibilizzare i ministeri competenti, sono stati quelli di Rosa Maria Lamparelli, funzionario dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Sassari, di Silvio Moretti direttore dell'Area sindacale Fipe e di Nino Onali dell'Ordine dei Consulenti del lavoro di Olbia. Attraverso una serie di slide sono stati illustrati i numeri che regolano, per le diverse categorie lavorative e quindi relativi contratti nazionali, i periodi di prova, tempi di preavviso, permessi per riduzione dell'orario di lavoro ed altro, determinando quella giungla citata da Chiriatti.

I nuovi fenomeni di dispersione lavorativa

Il convegno ha portato alla luce anche i nuovi fenomeni di dispersione lavorativa, con circa 200mila posti di lavoro svaniti nel nulla, un serio problema che si rifà alla gestione dei pubblici esercizi in termini di capacità e di qualità offerti, esploso in quest'ultima stagione. Le ragioni, hanno affermato gli esperti al tavolo, riconducono anche ad un problema demografico di una popolazione che è invecchiata, ma anche, o soprattutto, a una questione politica, per leggi e regole che devono assolutamente essere in buona parte rivedute.

L'importanza della formazione 

Un altro tema importante è la formazione sulla quale Fipe si dice impegnata in un confronto con gli istituti alberghieri, per un'opera di riqualificazione in merito a qualità dell'istruzione e della preparazione delle future forze lavorative.

Un controllo e di una normativa equa e egualitaria 

In conclusione si è voluto evidenziare anche la necessità di un controllo e di una normativa equa e egualitaria da applicare alle nuove tipologie merceologiche, ad esempio gli home restaurant. Sempre e solo all'insegna dello slogan “stesso mercato, stesse regole”.

 

 

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Beer and Food
Cirio Conserve Italia
Fratelli Castellan
Caviar Giaveri

Beer and Food
Cirio Conserve Italia
Fratelli Castellan

Caviar Giaveri
Di Marco
Onesti Group