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Avanzi Popolo, volontari in azione contro lo spreco di cibo ai matrimoni

Il progetto, partito nel 2014, si occupa di mettere in contatto gli sposi che vogliono evitare di gettare via del cibo al termine del banchetto e le realtà territoriali che sostengono soggetti fragili

 
26 agosto 2022 | 09:30

Avanzi Popolo, volontari in azione contro lo spreco di cibo ai matrimoni

Il progetto, partito nel 2014, si occupa di mettere in contatto gli sposi che vogliono evitare di gettare via del cibo al termine del banchetto e le realtà territoriali che sostengono soggetti fragili

26 agosto 2022 | 09:30
 

Il matrimonio rappresenta per tutti un momento di festa in cui la gioia della coppia viene condivisa con amici e parenti. In tutto il mondo, e in particolar modo in Italia, l'unione amorosa è suggellata, fra le altre cose, da sontuosi banchetti che molto spesso rischiano di diventare, loro malgrado, anche un momento di spreco di cibo. Questo perché è difficile riuscire a soddisfare i gusti e le esigenze di tutti e valutare nel dettaglio la quantità di cibo che sarà necessaria. 

Un tema che non ha lasciato indifferenti quattro amici che nel 2014 hanno dato vita ad Avanzi Popolo, un progetto di lotta allo spreco di cibo durante i banchetti nuziali, ma non solo.

Avanzi Popolo, volontari in azione contro lo spreco di cibo ai matrimoni

Volontari attivi in Puglia contro lo spreco di cibo 

Avanzi Popolo è attiva in Puglia e in questi anni è intervenuta in più di 300 matrimoni, sostenendo 80 organizzazioni del territorio. «Nel 2014, con Expo alle porte, ci siamo chiesti come potessimo affrontare in maniera diretta il tema degli sprechi alimentari - ci racconta Antonio Scotti, uno dei fondatori del progetto - Abbiamo pensato di diventare un elemento di connessione tra i luoghi dello spreco e i tanti punti di contrasto alla povertà attivi sul territorio». 

 

 

Mediatori tra sposi e ristoranti 

I volontari di Avanzi Popolo sono infatti, in sostanza, dei mediatori, tra gli sposi e la struttura, in primis, e in seguito tra la struttura e la realtà territoriale che riceverà il cibo. «La richiesta ci arriva direttamente dagli sposi, che ci contattano - prosegue Scotti - A quel punto noi contattiamo la sala ricevimenti, che ci spiega cosa possiamo recuperare e noi, di contro, spieghiamo quali cibi possiamo ritirare. Niente pesce e carne crudi o insalate già condite, per esempio». 

A quel punto la macchina si mette in moto. Avanzi Popolo individua la realtà più vicina all'interno della rete di sostegno e programma il ritiro e la successiva distribuzione del cibo. «L'obiettivo è anche quello di restare nel minor raggio possibile, riducendo in questo modo anche le emissioni di Co2 - aggiunge Scotti - L'esempio è quello di Mola di Bari, dove molto vicino a una struttura d'accoglienza per minori si trova una location per matrimoni. Negli anni la collaborazione è diventata assidua». 

Non in tutti i matrimoni avanza cibo, ma è sicuramente molto frequente. «È complicato riuscire a non sprecare nulla - sottolinea Scotti - Comunque non parliamo di quantità enormi. A volte magari sono sei o sette contenitori, ma non è la quantità il motivo di ciò che facciamo, ma il messaggio che vogliamo mandare e che sembra arrivare sia alle coppie sia alle attività di ristorazione».

Avanzi Popolo premiato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel 2018 Avanzi Popolo, volontari in azione contro lo spreco di cibo ai matrimoni

Avanzi Popolo premiato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel 2018

«Speriamo che l'associazione chiuda»

L'iniziativa legata ai matrimoni, Avanzi Popolo, è una delle tante che porta avanti la Onlus Farina 080 durante l'anno, sempre nell'ambito della lotta agli sprechi di cibo, per un totale di circa 75mila chilogrammi di cibo salvati dal cestino. «Collaboriamo con realtà di ogni genere, sempre su questo tema - specifica Scotti - E notiamo una sempre maggior attenzione riguardo agli sprechi da parte anche di tante aziende, che bussano alla nostra porta. Questo non può che farci piacere. Non vogliamo essere l'anello di salvataggio di un sistema che fa acqua da tutte le parti. Vogliamo che le eccedenze vengano distribuite a soggetti fragili. E vorremmo che non ci fossero più sprechi. A quel punto l'associazione chiuderebbe». 

Le foto sono di www.avanzipopolo.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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