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Ais Friuli Venezia Giulia: “Vogliamo diventare un polo attrattivo per il lavoro”

Renato Paglia è un veterano dell'Ais. Ha infatti già guidato il Direttivo regionale dal 2002 al 2010 ed è stato anche vicepresidente nazionale. È tornato in carica per portare il sodalizio verso nuovi traguardi

di Gabriele Ancona
vicedirettore
 
13 luglio 2022 | 09:24

Ais Friuli Venezia Giulia: “Vogliamo diventare un polo attrattivo per il lavoro”

Renato Paglia è un veterano dell'Ais. Ha infatti già guidato il Direttivo regionale dal 2002 al 2010 ed è stato anche vicepresidente nazionale. È tornato in carica per portare il sodalizio verso nuovi traguardi

di Gabriele Ancona
vicedirettore
13 luglio 2022 | 09:24
 

Non è friulano, ma il lombardo Renato Paglia, mai si è trovato così bene nella Regione che lo ha accolto tanto da piantare le radici. In Friuli si è sposato e da oltre trent’anni fa il ristoratore. In Ais dai primi anni ‘90, ha già guidato i sommelier della regione dal 2002 al 2010. Su proposta del Consiglio regionale uscente ha deciso di candidarsi di nuovo al vertice Ais del Friuli Venezia Giulia. La sua esperienza preziosa è stata premiata.

Renato Paglia Ais Friuli Venezia Giulia: “Vogliamo diventare un polo attrattivo per il lavoro”

Renato Paglia

L'Ais Friuli Venezia Giulia punta sul "veterano" Renato Paglia

La figura professionale del sommelier
È l’ambasciatore del vino e il punto di raccordo tra cucina e clientela in sala. A questo proposito ricordo che la sala per lungo tempo è stata trascurata, ma rappresenta un centro nevralgico di cultura enogastronomica e il sommelier ne è l’araldo.

Quali sono le prospettive di questa professione?
L’Ais rappresenta un motore fondamentale e la formazione di nuovi professionisti è alla base del futuro. Le figure didattiche devono essere un polo di attrazione, soprattutto dopo gli anni della pandemia che hanno per così dire un po’ fiaccato il mercato. Di grande importanza anche il coinvolgimento dei soci nelle diverse attività formative. Favorire il lavoro di squadra diventa pertanto un elemento che si rivela un collante e determina una spinta dinamica innescando un circolo virtuoso. Anche una calamita per interessare nuovi potenziali soci Ais. La vita associativa è il nucleo di partenza.

Il Friuli Venezia Giulia è una regione di peso dal punti di vista enologico, in che modo l'Ais dialoga con i produttori di vino?
Nella mia attività, ristorante-enoteca, il rapporto con le aziende vinicole è costante. E l’Ais da anni ha instaurato floridi rapporti di partnership con il nostro ricco universo enologico. Ricco e variegato. Il Friuli Venezia Giulia è composto da diverse aree di pregio, dal Collio ai Colli Orientali, dalle Grave al Carso. E noi ci siamo.

 

 

Il suo è un ritorno…
Per due mandati sono stato nominato presidente dell’Ais del Friuli Venezia Giulia. In seguito ho svolto il ruolo di consigliere nazionale e di vicepresidente nazionale. Negli ultimi quattro anni ho ricoperto la carica di consigliere regionale. Un’esperienza complessiva che metto al servizio dell’Associazione italiana sommelier del Friuli Venezia Giulia.

 

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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