Lombardia, una straordinaria esperienza di gusto. È questo lo slogan scelto da Regione Lombardia in vista del Vinitaly 2022. Il Salone internazionale di vino e distillati torna in grande spolvero a Verona dal 10 al 13 aprile dopo lo stop a causa della pandemia.
Ci saranno i 13 consorzi lombardi raggruppati nell'Ascovilo (Associazione Consorzi Tutela Vini Lombardi) e, soprattutto, le più grandi cantine e aziende vitivinicole sui 3mila metri del padiglione della Rosa Camuna. Dalla super gettonata Franciacorta, ai preziosi vini della eroica viticoltura di montagna della Valtellina, per scendere sul Garda nella patria del Lugana e in Valtenési senza dimenticare la sempre interessante e vasta area dell'Oltrepò pavese, fino alle piccole perle di una collana vitivinicola che sta crescendo in quantità e qualità: San Colombano al Lambro, Scanzo, Valcalepio, le colline moreniche del mantovano, i vini Igt delle terre lariane e ancora Botticino e il Monte Netto, la Valcamonica e il Garda Doc.
Un momento della presentazione
Il vino lombardo al Vinitaly 2022
«Sarà una squadra - ha tenuto a sottolineare Giovanna Prandini, presidente di Ascovilo - che vuole vincere pure in questo comparto economico-produttivo, anche se le forze in campo nel mondo del vino sono più che mai agguerrite. Ma noi ci siamo, ci faremo degustare e apprezzare».
Lo hanno ribadito anche l'assessore lombardo all'Agricoltura Fabio Rolfi, il presidente di Unioncamere Gian Domenico Auricchio e il direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani, tutti presenti a Milano nella sala Biagi della Giunta regionale. «La Lombardia avrà, come negli anni di pre-pandemia, un padiglione - ha rimarcato Rolfi - in grado di rappresentare questa Regione, grande come uno Stato che ha saputo trasformare il suo territorio anche in una eccellenza vitivinicola. Lo dimostra un dato su tutti: nel 2021 l'export è cresciuto dell'11%, per un valore di 285 milioni di euro. Con una grande diffusione del biologico, soprattutto in Franciacorta».
A Verona, dal 10 e 13 aprile saranno presenti i protagonisti del vino lombardo che per il 90% è a denominazione di qualità grazie a 5 Docg, 21 Doc e 15 Igt.