Si potrebbe dire: ''incredibile, ma vero!''. La Lombardia, fra smog, traffico, inquinamento, industrie, terziario, start up e cementificazioni varie è la quarta regione d'Italia per estensione di boschi e foreste. Al Pirellone, grazie all'Ersaf (Ente regionale per i servizi all'agricoltura e alle foreste), è stata fotografata la situazione.
La superficie forestale è di 619.726 ettari
Brescia la provincia con più boschi
La superficie forestale è di 619.726 ettari e ricopre il 26% del territorio regionale. Ogni lombardo ha a disposizione 622 mq di foresta. La superficie boscata nel decennio 2009-2018 è aumentata complessivamente del 2,7% con un incremento medio annuo di 1.758 ettari che comprende un’espansione naturale del bosco di 1.699 ettari l’anno e la realizzazione di nuovi boschi per 176 ettari. La provincia con la maggiore superficie boscata è Brescia, con 171.469 ettari, mentre Como e Lecco sono quelle con il maggiore tasso di boscosità con il 47% del territorio.
Foreste lombarde regine di biodiversità
Nelle foreste lombarde sono presenti ben 17 specie, a dimostrazione della grande biodiversità dei territori. Boschi e foreste rappresentano la principale “arma” contro le emissioni: sono veri e propri ''soldati'' dell'ambiente- Garantiscono una protezione del suolo e delle acque, la conservazione della biodiversità e la qualità del paesaggio.
Arma contro le emissioni di anidride carbonica
Il patrimonio forestale lombardo, infatti, è in grado di assorbire ogni anno 3,15 tonnellate di anidride carbonica, la principale responsabile del surriscaldamento della terra. Un albero assorbe nell’arco di 30 anni di vita 4.807 tonnellate di CO2.
Il pericolo derivato dagli incendi dell’uomo
Un capitolo a parte riguarda gli incendi. Nel 2020 se ne sono registrati 143 (44 in meno rispetto al 2019) che hanno interessato una superficie complessiva di 1.332 ettari di cui 1.195 boscati (l’89%). Il 60% degli inneschi è dovuto all’uomo e ha avuto origine volontaria o involontaria (rispettivamente il 38% e il 21%). Solo tre sono stati quelli riconducibili a cause naturali. La lotta agli incendi ha coinvolto 3.224 operatori.
L’abete rosso l’albero più richiesto
Il volume di legname tagliato nel 2020 è pari a 531.238 metri cubi distribuiti su 7.062 ettari, in calo del 14% rispetto all’anno precedente. La provincia in cui è stato richiesto più legname è Brescia con 128.888 metri cubi, seguita da Varese (98.800 metri cubi) e Bergamo (83.806 metri cubi, ). Questi tre territori rappresentano il 58% del totale regionale. In Lombardia è l’abete rosso l’albero più richiesto con tagli per 91.325 metri cubi, davanti alla robinia (74.432 metri cubi). Seguono castagno, faggio e frassino.
Trecentoventidue le aziende forestali
Le aziende forestali sono 322 e danno lavoro a 1.700 persone. Nel 2020 le imprese boschive hanno tagliato 220.644 metri cubi di legname su 2.245 ettari di boschi che corrispondo al 41,5% del totale lombardo. La provincia in cui le imprese boschive lavorano di più è Sondrio con 52.095 metri cubi di legname tagliato (il 24% del volume totale), seguita da Brescia e Varese (entrambe al 22%). Quasi tutto il legname lavorato dalle imprese boschive è destinato alla commercializzazione e utilizzato per fini energetici .