Rebecca Paciullo è una ragazza molto promettente che ha capito i valori del tartufo e la sua aristocrazia, il suo non voler comprimari invadenti e il suo essere un primo attore nei piatti, dove anche il vino deve corteggiare il tartufo e renderlo ancor più sensuale.
Abbiamo assistito ad uno spettacolo di colori, di profumi e di sapori, un grande momento di confronto che ha messo assieme le migliori esperienze giovanili in cucina, promettendo un futuro per questi ragazzi davvero dorato; visto che molti di loro andranno a rappresentare le nuove cucine del futuro e soprattutto la bellezza dell'italianità a tavola, dove il pesce della Puglia e il tartufo italiano saranno assolutamente dominanti in Italia e nel mondo.
Due antipasti, tre primi, quattro secondi e due dessert, sono stati i piatti in gara che hanno veramente manifestato la grande versatilità del tartufo uncinatum, in attesa dei neri pregiati e aspettando annate migliori per il magnatum.
La vincitrice Rebecca Paciullo con Silvio Perrone: presidente ristoratori di Polignano.
È stata una gara intensa, piena, ricca di significati e di grandi impatti emozionali culturali e sensoriali.
Magnifica l'organizzazione di tutto l'alberghiero di Polignano ma soprattutto e’ uscito un messaggio molto netto e chiaro: la nuova ristorazione italiana ha bisogno di queste sfide per migliorare i ragazzi e metterli in una sana competizione tra di loro, per farli diventare i leader del domani in una cucina italiana sempre in evoluzione, con tanta voglia di dare spazio alle materie prime migliori che in Puglia certamente non mancano.
Visita: www.accademiadeltartufonelmondo.it