È stato riconosciuto “Vignaiolo dell’anno” dalla guida “I migliori 100 vini e vignaioli d’Italia 2021” curata dal giornalista Luciano Ferraro e da Luca Gardini, miglior sommelier del mondo 2010. Ma Diego Cusumano, in controtendenza rispetto al suo piglio vulcanico, abbassa i toni: «Il premio lo meritano mio padre Francesco, mio fratello Alberto e tutta l’azienda», ha dichiarato a Milano il 25 novembre nel corso di una colazione alla Langosteria Bistrot. Tema della giornata, "Ficuzza e Etna: due montagne, due tenute, una visione”.
Tenuta Ficuzza
Vini identitari
Fondata a Partinico (Pa) venti anni fa, Cusumano produce vini identitari in cinque tenute: Ficuzza a Piana degli Albanesi in provincia di Palermo, San Giacomo a Butera (Cl), Presti e Pegni sulle colline di Monreale (Pa), Monte Pietroso a Monreale, San Carlo a Partinico. Nel 2013 la famiglia ha creato Alta Mora racchiudendo sotto un unico nuovo marchio le contrade di Guardiola, Pietramarina, Verzella, Feudo di Mezzo e Solicchiata sull’Etna.
Diego Cusumano
«Non c’è una sola Sicilia - ha ricordato Cusumano - questa isola è un continente. Qui si vendemmia per tre mesi: da inizio agosto in prossimità del mare a inizio novembre lungo l’Etna. È per questo che siamo andati in cerca di terreni diversi, con caratteristiche proprie. Ogni vigneto, ogni grappolo, ogni acino ha il suo microcosmo che cresce e si sviluppa adeguatamente all’ambiente in cui vive. La microflora che abita quel vigneto, quel grappolo, quell’acino, ne riflette le peculiarità ed è perfetta per trascriverne ed esaltarne le caratteristiche. In un posto così bello non possono che nascere vini belli, eleganti e dalla potente identità».
I vini di montagna presentati da Cusumano a Milano
La purezza di Ficuzza
A Milano sono stati presentati i vini dal profilo d’alta quota della cantina siciliana. Ficuzza, a 700 metri sul livello del mare, nella riserva integrata di Piana degli Albanesi dove i Borbone costruirono la Reggia per poter cacciare in un territorio incontaminato, è un luogo puro che garantisce ai vigneti aria pulita, luce, ventilazione e una forte escursione termica. Salealto Terre Siciliane Igt è ottenuto da Inzolia, Grillo e Zibibbo in parti uguali, vinificati separatamente e poi affinati insieme. Appezzamenti di un ettaro ciascuno per un blend che dona un vino che si definisce per l’eleganza della montagna e la sapidità del Mediterraneo. Produzione 3.000 bottiglie.
Il vigneto di Contrada Guardiola a circa 1000 metri sul livello del mare
Cinque diverse contrade
Di quota in quota, alle pendici dell’Etna Alta Mora produce vini da vigneti di diverse contrade. Alta Mora Etna Bianco (32mila bottiglie) è il Carricante nella varietà autoctona coltivata a spalliera a un’altitudine di 600/750 metri. «Un Carricante in purezza – ha annotato Cusumano – ottenuto da cinque diverse contrade, ognuna con la sua spinta identitaria. Vigneti con un’età che oscilla tra i 10 e i 40 anni, che ci regalano un vino dall’ottima acidità, ricco, pulito e longevo. Mi piace ricordare l’entusiasmo a fine degustazione di un sommelier francese di un ristorante francese a New York». È detto tutto.
Il Tiepido di mare della Langosteria
Guardiola è il Nerello Mascalese allevato nel vigneto di Contrada Guardiola che sorge a 900/1000 metri. Nasce da viti di 150 anni, pre- phylloxera, su un appezzamento di 3 ettari e mezzo. Un’edizione limitata da 3.800 bottiglie per un rosso intenso ed elegante.
A Milano, con la cucina della Langosteria, sono stati serviti Salealto 2019, Alta Mora Etna Bianco 2020, Alta Mora Guardiola 2016
www.cusumano.it