Del legame nativo e indissolubile tra ceramica e cibo raccontammo nell’imminenza di Buongiorno Ceramica. Dell’attuale situazione ed ancor più dello scenario futuro si conversa con il presidente di Aicc (Associazione italiana Città della Ceramica) nonché sindaco di Faenza, Massimo Isola.
Il legame tra cibo e ceramicaPresidente Isola, buongiorno. A poco più di due settimane dall'evento, quale valutazione dà di questa edizione anno 2021 di Buongiorno Ceramica?Molto buono, anzi ottimo. Noi avevamo bisogno di raccontare le nuove produzioni, il pubblico aveva bisogno di occasioni espositive intelligenti e originali. Abbiamo incrociato esigenze diverse. È stato un grande successo organizzato in un contesto difficile. Buongiorno Ceramica funziona e avrà un grande futuro.
E allora, a proposito di futuro (ma anche di presente) come vede lei il rapporto tra ceramica e cibo? Noi lo consideriamo ben saldo ed energetico. La ceramica ad intendersi come sublimazione dell’armonia dei quattro elementi fondanti il mondo. Qual è la Sua opinione?Il rapporto tra ceramica e cibo è decisivo. Viaggiamo insieme da quando esiste l’uomo. Per questo stiamo costruendo progetti importanti in tante direzioni su questo affascinante binomio. Fame Concreta è il nostro contenitore culturale che ospita indagini sui musei, visite guidate tematiche su pezzi legati a particolari immaginari gastronomici, dibattiti tra ceramisti e chef, pagine social dedicate alle città della ceramica.
Allo stesso tempo stiamo lavorando tra la strada europea della ceramica del Consiglio d’Europa, che io presiedo, e la strada euro mediterranea della vite sulle anfore e il vino in ceramica. Cibo e ceramica nascono dall’intervento dell’uomo che trasforma con la cultura i prodotti della natura. Per questo motivo abbiamo un rapporto profondo. Entrambi, ceramica e cibo, contengono un mix tra cultura materiale e immateriale.
Massimo IsolaEd entrambi, gentile presidente, inducono a percezioni multisensoriali, con privilegio visivo e tattile per la ceramica e olfattivo e gustativo per il cibo. A tale proposito, ci dica qualcosa in più su come svilupperete questa relazione con la strada euro mediterranea a cui ha appena fatto cennoCi candideremo a un progetto europeo. Il vino in anfora. Sia sottoterra, sia per il trasporto, da secoli è una prassi mediterranea importante. Dai Balcani al Caucaso, dal Medioriente alla Romagna, raccogliamo storie di questo tipo e le raccontiamo.
Sovente, quando si apprezza una pietanza al ristorante si usa dire: "gran bel piatto". Ecco, quali i passi a venire, che state immaginando, per fare in modo che l'espressione possa rivolgersi, fuor di sineddoche, proprio al manufatto di ceramica?In futuro ci saranno sempre più chef che progetteranno piatti dove il contenuto alimentare e la decorazione ceramica, o la forma, sono pensati insieme. Già succede. Credo sia il futuro. Il design, il gioco cromatico, i messaggi decorativi; nel dialogo tra pietanza e ceramica c’è l’opportunità di creare davvero sorprese e proposte che possono spiazzare e creare emozioni uniche. Unendo le creatività possiamo creare laboratori che possono rendere il made in Italy un’opportunità esplosiva.
Appunto, come già si diceva, l’Italia che fa l’Italia: cose belle e buone che piacciono al mondo, fatte all’ombra del campanile.