Il presidente della storica cantina cooperativistica Torrevilla, in Oltrepò Pavese, scrive un’accorata lettera rivolta a Coldiretti e alle associazioni agroalimentari italiane, per farsi portavoce di un appello perché siano al più presto adottate misure concrete e immediate per garantire la sopravvivenza e la continuità di tutte le realtà produttive della filiera, sofferenti per una crisi di mercato che si trascina da mesi. Ed avanza la proposta di un incontro per fare il punto della situazione.
Massimo Barbieri
Dopo un anno servono aiuti seri«Ormai è trascorso un anno da quando la pandemia ha cominciato a minacciare non solo la salute, ma anche il lavoro e il portafoglio degli italiani - commenta il presidente
Massimo Barbieri in rappresentanza dei suoi
200 soci della cantina - penso in particolare alla nostra
filiera, quella del vino: penso alle aziende che hanno dovuto chiudere i battenti, a quelle in ginocchio a causa della crisi economica. E ad altre ancora, come la nostra Associazione di Viticoltori: aziende solide, che però devono farsi carico delle situazioni dei loro
produttori e del territorio in cui operano, e che non possono certo ignorare le difficoltà di un mercato in sofferenza da mesi».
Un invito al confronto e al dialogo perché, si legge nella lettera ad
Ettore Prandini di Coldiretti, “possiamo sentirci tutti uniti, noi realtà di viticoltori in Italia, in queste difficoltà e in questi bisogni. Ma chi, davvero, dovrebbe farli risuonare siete voi di Coldiretti e di tutte le associazioni dell’
agroalimentare italiano, realtà motivate da un solo ed unico scopo, intrinseco nella vostra stessa natura: rappresentare e tutelare gli interessi della filiera. Mai come oggi questa rappresentanza e questa tutela sono fondamentali; mai come oggi queste stesse sono mancate.
La speranza è pensarvi impegnati dietro le quinte, pronti a darci i risultati che un settore come il nostro merita, tramite i media e nella realtà dei fatti”.
Troppi rinvii e dubbi, occorre più rapidità d'esecuzioneUn monito che vale tanto per i massimi livelli quanto per le istituzioni di territorio, come
Regione Lombardia, che alla bontà delle sue proposte dovrebbe, secondo Barbieri, affiancare una maggiore rapidità d’esecuzione. “Troppe iniziative sono rimaste nel cassetto del
Pirellone - scrive - perdendo la propria forza a causa di costanti rinvii, come Misura Giovani, o per la lunghezza dei tempi, come i finanziamenti del PSR, che avrebbe maggiore efficacia con uno scorrimento più veloce delle graduatorie che permetterebbe di
finanziare aziende, come la nostra, che sono state ammesse ed
hanno già effettuato gli investimenti, ma che sono ancora in attesa e nel dubbio di ricevere il
contributo”.
Il presidente Barbieri lancia, infine, la proposta di un incontro per dipanare la complicata matassa di situazioni che attanaglia il settore
vitivinicolo. «È l’ora della concretezza e dell’immediatezza. La promessa di un futuro di crescita può esserci fatta solo dalle istituzioni, partendo dalle reali necessità del sistema
vino italiano, di cui voi, associazioni di categoria, dovete farvi mediatori. Siamo pronti a incontrarvi e a confrontarci con voi. Perché soltanto uniti abbiamo l’occasione di cambiare le cose».