Torna nel bresciano, a metà ottobre, Profumi di Mosto: la tradizionale festa di fine vendemmia nelle cantine della Valtènesi. Non lascia - causa Covid - ma raddoppia con due giornate alla scoperta dei colori e delle atmosfere dell’autunno gardesano. Arrivata alla 19ª edizione, la manifestazione è in programma quest’anno nelle domeniche dell’11 e 18 ottobre con una formula profondamente rinnovata, in risposta alle necessità di distanziamento interpersonale e sicurezza imposte dall’emergenza sanitaria.
Profumi di Mosto cambia per necessità ma al tempo stesso alza l’asticella qualitativa
Seguirà, seppur in misura ridotta, la traccia del
Festival della Franciacorta.
Venti le cantine aderenti, da Pozzolengo ai comuni rivieraschi di Moniga, Manerba e San Felice fino ai borghi dell’entroterra come Calvagese, Bedizzole, Puegnago e Polpenazze: per l’intero arco delle due giornate ogni azienda proporrà una serie di esperienze tra enogastronomia e cultura della durata media di un’ora o un’ora e mezza, con costi variabili a seconda della proposta.Aboliti sia i tradizionali percorsi sia il biglietto unico, starà ad ogni visitatore costruirsi il proprio itinerario consultando l’intenso cartellone di appuntamenti (programmati a cadenza oraria dalle 9 alle 19) disponibile sul sito
www.profumidimosto.it, dove saranno anche disponibili le informazioni sui prezzi dei singoli ticket e sulle modalità per prenotare la partecipazione ai vari appuntamenti. La prenotazione sarà sempre obbligatoria.
Gli eventi saranno a numero chiuso, con numeri variabili a seconda degli spazi ma mai superiori alle 50 presenze: si andrà dalle degustazioni dei
vini rosa, rossi e bianchi del territorio (Valtènesi, Riviera del Garda Classico e San Martino della Battaglia) in abbinamento a preparazioni gastronomiche realizzate in collaborazione con gli chef di alcuni dei migliori ristoranti del territorio alle visite guidate in cantina, dalle passeggiate in vigneto a rappresentazioni sceniche sul mondo enoico, dai brunch alle suggestioni musicali passando per le verticali di riserve e tipologie speciali.
«Profumi di Mosto cambia per necessità ma al tempo stesso alza l’asticella qualitativa – afferma il presidente del Consorzio Valtènesi,
Alessandro Luzzago - Abbiamo cercato di vedere nell’attuale, difficile situazione l’opportunità di rilanciare questo nostro tradizionale appuntamento autunnale in chiave rinnovata, nella speranza che queste due giornate possano gettare un ponte tra la vendemmia ormai alle battute finali ed un futuro con meno incognite e maggiore serenità».