Istituita dall’Assemblea Generale dell’Onu nel 1972, a memoria della Conferenza di Stoccolma sull'Ambiente Umano nel corso della quale prese forma il Programma Ambiente delle Nazioni Unite che stabilì i 26 principi sui diritti e le responsabilità dell’uomo in relazione all’ambiente. “Only One Earth” era lo slogan della Giornata Mondiale dell’ambiente celebrata per la prima volta nel 1974 per diffondere in tutto il mondo una maggiore consapevolezza sulle problematiche ambientali.
Oggi è la Giornata mondiale dell'ambiente
Con il motto “È il momento per la Natura” quest’anno
celebriamo la biodiversità, perchè come spiega l’Onu, “è la base di tutta la vita sulla terra e sott’acqua e riguarda ogni aspetto della salute umana. Circa un milione di specie animali e vegetali, su un totale stimato di 8,7 milioni sono a rischio di estinzione. La salvaguardia dell’ambiente è al centro dell’Agenda 2030 che dedica uno degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sdgs), il numero 15, a questo tema: “Proteggere, ripristinare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire in modo sostenibile le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e invertire il degrado dei suoli e fermare la perdita di biodiversità”.
Il pensiero di
Roberto Cavallo, fondatore di Erica, azienda leader nella consulenza tecnica e comunicazione ambientale per le amministrazioni pubbliche e direttore artistico del Festival dell’
economia circolare, Circonomia in svolgimento in digitale fino al 17 giugno:
Roberto Cavallo
«Quest’anno il 5 giugno, giornata mondiale dell’ambiente, ricorre in un momento davvero particolare. All’indomani di una pandemia che ci ha fatto capire, se ancora ce ne fosse bisogno, di quanto l’uomo sia vulnerabile ai fattori naturali e sia impreparato a conviverci. Il nuovo coronavirus ci ha messo con le spalle al muro e ci ha mostrato chiaramente come la perdita di biodiversità e l’inquinamento che noi stessi abbiamo provocato, lo abbiano reso più forte. Allora oggi dobbiamo ricordare a noi stessi come senza un ambiente sano e in equilibrio l’uomo non può sopravvivere, la buona notizia, nel mio innato ottimismo, è che come siamo i principali responsabili delle crisi naturali che si susseguono, possiamo essere i protagonisti di un nuovo cambiamento che renda il pianeta Terra ancor più bello e abitabile per le generazioni a venire».