Da idea a dato di fatto: gli italiani in crisi per l’emergenza coronavirus ripartono dalla terra. O almeno ci provano. Secondo un’analisi effettuata da Indeed, portale internazionale per chi cerca e offre lavoro, è cresciuto esponenzialmente il numero di ricerche che rimandano a lavori in campo agricolo. Un auspicio (visto la carenza denunciata settimane fa) che aveva fatto discutere. Soprattutto perchè il ministro alle Politiche agricole aveva richiesto (e poi ottenuto) la regolarizzazione degli stranieri per permettergli di lavorare nei campi; di contro la Lega in prima linea si era battuta senza troppo successo per ripartire con i voucher. Tutte idee valide che come Italia a Tavola speravamo si potessero integrare coinvolgendo anche gli italiani che percepiscono il reddito di cittadinanza.
Crescono gli italiani che cercano lavoro in agricoltura
Nel mese di maggio, la ricerca di termini come “raccolta frutta” è aumentata del 1742% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Picchi significativi sono stati registrati anche per altre ricerche come “lavoro agricolo” (+1035%), “operai raccolta” (+ 824%) e “aziende agricole” (+ 562%). Dati che indicano come, con l’intensificarsi della crisi economica, molte persone cercano lavoro anche in nuovi settori, spingendosi alla ricerca di posizioni diverse rispetto al passato. Una novità utile al settore che nel
periodo di lockdown soffriva, come detto, proprio per la mancanza di braccianti; un’occasione di lavoro per tanti disoccupati, ma
soprattutto un cambio di mentalità che, si spera, aiuterà a diminuire il numero di “mantenuti” da reddito di cittadinanza.
Dall’analisi emerge anche che le ricerche relative al lavoro a distanza continuano a giocare un ruolo chiave per gli italiani, con termini come "smart working" in crescita del 10,3% rispetto allo scorso anno. Seguono termini di ricerca come "lavoro da casa, online,” cresciuto del 3,09% e "lavoro da remoto", cresciuto del 725%. Analogamente si è evidenziata una tendenza a ricercare termini come 'tutti i lavori' (+ 490%) e 'lavoro subito' (+325%), un segnale che indica che l
a ricerca di lavoro non può essere procrastinata, spingendo le persone a prendere in considerazione anche occupazioni in ambiti diversi da quelli della propria professione.
Per Dario D'Odorico, senior director di Indeed, «i dati mostrano chiaramente l'enorme interesse per lo smart working, nonché una rinnovata attenzione per settori come l'agricoltura. Con l’evolversi della crisi, abbiamo visto persone in tutto il Paese adattare la propria attività lavorativa alle nuove condizioni. Molti di coloro che hanno perso il lavoro hanno acquisito negli anni competenze preziose che possono essere impiegate anche in altri settori. Il nostro obiettivo è di metterli in contatto con queste opportunità».