Cantina di Venosa è stata fondata nel 1957 da 27 soci. Oggi ne conta 350 per una superficie vitata di 800 ettari e una produzione di 1 milione e 500 mila bottiglie. Siamo in provincia di Potenza, Lucania settentrionale, nell’area del Vulture – l’antico vulcano della Basilicata - vocata per la produzione di uva Aglianico. Qui si sviluppano le condizioni pedoclimatiche necessarie affinché le uve possano acquisire con la maturazione quelle caratteristiche che fanno dell’Aglianico del Vulture un prodotto unico, profondamente legato al suo territorio. «Riguardo la prossima vendemmia è ancora presto per fare previsioni – racconta Francesco Perillo, presidente della Cantina – La valutazione nei vigneti di Aglianico si fa verso settembre-ottobre. E il futuro, come ci ha insegnato questo periodo, è imprevedibile. Per il resto, l’annata dovrebbe essere di ottimo livello».
Grappoli di uva Aglianico
La cantina offre al mercato una gamma completa di vini. Propone diverse linee: Top (Carato Venusio Superiore Docg, Gesualdo, D’Avalos), Tradizionale (Terre d’Orazio Aglianico, Dry Muscat e Rosé), Classica (Vignali Doc e Igt Rosso e Bianco), Verbo (Rosso, Bianco e Rosé), Bliaggio (Doc e Igt Rosso e Bianco), ma anche spumanti e grappe.
Vigneti di Cantina di Venosa nel Vulture
«Sono tutti prodotti di alta gamma – annota Perillo – L’alta qualità si fa in vigna e al proposito mi piace segnalare anche il nostro Matematico ottenuto da uve Merlot e Aglianico. Un taglio bordolese in stile italiano che affina in barrique francesi per circa sei mesi. Un vino generoso e di valore. Molto apprezzati dai mercati anche il Carato Venusio Superiore Docg, da uve Aglianico in purezza, e la Malvasia della linea Verbo, fresca, delicata, ma di struttura; elegante espressione del terroir».
Aglianico del Vulture Dop linea Verbo di Cantina di Venosa
Vini che hanno affrontato la pandemia e la chiusura dell’Horeca. «Questo universo sigillato – spiega Francesco Perillo – ha rappresentato per noi una flessione superiore al 90%. I primi due mesi del 2020 hanno però fatto segnare un incremento del 40% rispetto all’anno precedente, che sommato al buon andamento della Gdo ci ha fatto mantenere le posizioni. La lotta dura sarà nei prossimi mesi, quando si dovrà combattere con le giacenze di bianchi e rosati».
Anche per Cantina di Venosa l’e-commerce si è rivelato un mercato sorprendente, che si è conquistato una posizione di primo piano. «Di grande rilievo – puntualizza Perillo – Per noi l’incremento è stato del 263%. Questa emergenza sta modificando gli stili di vita. Pertanto abbiamo deciso di dedicare un canale privilegiato per l’Horeca, che ha bisogno di idee frizzanti e di semplificazioni. Abbiamo attivato una formula di drop shipping (vendita di prodotto senza caricare un magazzino, ndr) per i pubblici esercizi e per le enoteche in Italia e all’estero. Tra le altre iniziative, momenti di formazione per gli associati e la pianificazione di interventi di agricoltura di precisione». La Cantina di Venosa corre incontro al futuro.
Per informazioni:
cantinadivenosa.it