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Il Tg1 apre la caccia agli untori Contagio al buffet? Video-vergogna

A pochi giorni dalla riapertura di bar ristoranti il Tg di punta della Rai propone un servizio assurdo senza basi scientifiche o commenti. Altro che informazione responsabile per evitare paure ingiustificate.

di Alberto Lupini
direttore
 
14 maggio 2020 | 21:43

Il Tg1 apre la caccia agli untori Contagio al buffet? Video-vergogna

A pochi giorni dalla riapertura di bar ristoranti il Tg di punta della Rai propone un servizio assurdo senza basi scientifiche o commenti. Altro che informazione responsabile per evitare paure ingiustificate.

di Alberto Lupini
direttore
14 maggio 2020 | 21:43
 

Ma al Tg1 qualcuno si rende conto che alimentare una caccia agli untori è un insulto all’intelligenza degli italiani e un danno incalcolabile a tutto il mondo dell’enogastronomia e del turismo italiano? È come sputare in faccia a 1 italiano su 3 o mandare a puttane un terzo del pil italiano. Eppure, nell’edizione delle 20,00 del Tg1 di stasera 14 maggio è andato in onda un servizio che inquadrando prima una nave da crociera e poi l’interno di un ristorante ha dato l’idea che mangiare in un locale pubblico (ma varrebbe anche in casa fra amici) sia una quasi certezza di contrarre il covid-19.



L’idea, davvero idiota, è stata quella di mettere sulle mani di un commensale un po’ di gel, e poi farlo andare al buffet. Dopo un po’, spenta l’illuminazione e usando luci fluorescenti si scoprirebbe (bontà del TG1) che quel gel (che dovrebbe rappresentare i drops, le goccioline di saliva contaminate eventualmente dal covid-19) sarebbe finito ovunque, contagiando tutti gli oggetti e quindi tutti i commensali dei diversi tavoli.

Una sceneggiata giapponese che riprende quella analoga, e sempre nipponica, delle goccioline che finirebbero ovunque anche dove c’è aria condizionata, che non ha alcuna valenza scientifica e che nel momento in cui ci si accinge a riaprire bar e ristoranti sembra una vera operazione canaglia per sostenere le stupide tesi dell’Inail sull’obbligo di un distanziamento sociale che varrebbe solo per bar e ristoranti.

Ma perché questo video "inutile" non è stato fatto su una metropolitana o in un supermercato dove tutti toccano tutto, dalle barre corrimano alle confezioni per leggere le etichette? O in un negozio di abbigliamento dove in camerino ci si prova abiti, magari senza mascherina, e dove chiunque potrebbe starnutire o tossire?

In un qualunque talk show o format di approfondimento, con tanto di esperti in grado di valutarlo, il video avrebbe potuto essere trasmesso per aprire un confronto magari utile. Ma nel momento di maggiore ascolto della principale testata di informazione italiana sembra solo una stupidaggine ed una grave violazione della correttezza dell’informazione in un momento così drammatico. Serve responsabilità e correttezza per non creare panico o allarmismo inutile a 3 giorni dalla riapertura dei pubblici esercizi... È davvero solo una coincidenza? A cosa è servito questo servizio? Fra l'altro i buffet nei locali pubblici dovrebbero essere vietati ....
 
Chissà che qualcuno in sede di vigilanza Rai o all’Ordine dei giornalisti non voglia andare a fondo.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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17/05/2020 10:01:35
1) assenze
L'ordine dei giornalisti nella informazione sull' amara vicenda del corona virus 19 è stato il grande assente.
josé Pellegrini



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