«Le vacanze si faranno e saranno soprattutto vacanze italiane», aveva detto due giorni fa il ministro dei Beni culturali e del Turismo
Dario Franceschini durante un’informativa al Senato sull'
emergenza coronavirus. «Mi chiedono quando si potrà andare in vacanza: ribadisco che non è la politica che decide soltanto, ma ascolta il comitato tecnico scientifico. E credo che in settimana avrò risposte per le attività del mio ministero, in modo che i settori si possano riorganizzare. Entro la settimana ci saranno prescrizioni e in base ai dati stabiliremo quando sarà possibile
ripartire».
Duro l’attacco del senatore
Massimo Mallegni, vice capogruppo di Forza Italia-UDC, che nel suo intervento ha ricordato il peso del
settore turistico nell’economia del Paese: «232 miliardi, 3 milioni e mezzo di occupati e il 13% del Pil; questo è soltanto ciò che è legato alle strutture che si occupano direttamente di turismo. Al fianco di questo dobbiamo mettere tutta la parte dell’indotto; l’indotto non è solo l’agenzia di viaggio, ma è l’elettricista, l’idraulico, il falegname, tutto quello che gira intorno alle strutture ricettive, alle case vacanza, agli stabilimenti balneari e così via. In tal modo arriviamo a 7 milioni di addetti. In Italia ci sono 18 milioni di lavoratori e, di questi, 7 milioni sono legati al turismo e a quello che muove il turismo; sono 450 miliardi di fatturato, praticamente quasi più di un terzo del prodotto interno lordo. Questi sono i numeri reali, queste sono le cose su cui dobbiamo basarci, questa è l’industria reale. Se chiude un’azienda importante da 1.600-1.800 addetti, facciamo i tavoli al Ministero dello sviluppo economico; ma, se chiudono 27mila
alberghi in Italia, nessuno se ne preoccupa (e muovono più persone). Questo è il problema».
Massimo Mallegni
«Abbiamo chiesto un fondo di 2 miliardi e mezzo: liquidità vera, non ulteriori debiti. Abbiamo chiesto la sospensione del decreto dignità. Vogliamo i voucher, ma non quelli per le vacanze. Vogliamo un tax credit totale. Se io vado in vacanza lo posso dedurre dal reddito di quest’anno, sennò non serve a niente. Il voucher serve per la flessibilità del lavoro, sennò come faccio ad assumere? Avrò soltanto costi certi».
«Gli imprenditori, in particolare del settore del turismo, portano sulla schiena delle bruciature profonde. Bene, quella legata a questa pandemia sarà non una bruciatura, ma un assassinio, un omicidio delle imprese italiane. Spero che sarà non un omicidio preterintenzionale, ma solo un omicidio colposo per incapacità di decidere. Noi continueremo a fare proposte e a ragionare nell’interesse delle imprese, che sono l’unico motore dello sviluppo economico del Paese».