Tanti gli argomenti che sono stati approfonditi durante la conferenza stampa organizzata da Ruffino con la partecipazione di Sandro Sartor, general manager dell’azienda vinicola toscana. La loro produzione agricola non si è fermata durante l’emergenza covid, mentre lo stabilimento di produzione, dopo una prima fase iniziale, ha sospeso l’attività di imbottigliamento, donando tutte le mascherine che avevano a disposizione alla sanità toscana.
Non si è fermata l'attività di Ruffino
Il loro obiettivo in questo periodo è stato quello di non far mancare il prodotto sugli scaffali, di proseguire con la comunicazione dei loro nuovi prodotti, Aqua di Venus, il Vermouth e l’Amaro. Non mancano le preoccupazioni per la fase due, rivolte al mantenimento del livello occupazionale soprattutto in relazione alle risposte del mercato. Il mercato italiano, che per l’azienda significa horeca, è in forte sofferenza, gli altri mercati, soprattutto il Nord Europa, ha registrato un impatto meno forte. Grande preoccupazione per quello Usa.
I progetti futuri: l’apertura il 1 giugno per la Pergola delle
Tre rane, la locanda a Poggio Casciano, dell’Agriresort di Bagni a Ripoli e la bottega delle Tre Rane per offrire ai clienti un’esperienza completa. Da non dimenticare la campagna di crowdfunding “Help us to help Italy” un progetto di responsabilità sociale che raccoglie fondi per l’emergenza Coronavirus. Le donazioni ricevute sono state devolute alla Regione Veneto.