Il ministro ai Beni culturali e al Turismo si è impegnato ad attuare le promesse fatte dal suo predecessore alle Infrastrutture, Danilo Toninelli, circa il divieto di transito delle navi da crociera davanti a San Marco.
Per Toninelli doveva essere prima dell’estate (
più esattamente il 30 giugno), per Franceschini «entro la fine di questo mandato». Tempi diversi, ma obiettivo comune: per le grandi navi la laguna deve chiudere una volta per tutte. Sul tema è tornato sabato pomeriggio il neo ministro ai Beni Culturali e al Turismo
Dario Franceschini, che portando il suo sostegno alle centinaia di giovani che stavano manifestando sul red carpet della Mostra del Cinema contro i cambiamenti climatici e il passaggio delle navi da crociera in laguna, ha fissato il suo obiettivo
Una nave da crociera in laguna
Del passaggio delle navi da crociera davanti a San Marco si discute tra anni. Un argomento tornato d’attualità dopo gli ultimi incidenti di giugno e luglio, al punto che l’ex ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli aveva annunciato il trasloco a Marghera entro poche settimane. Un impegno non ancora rispettato anche perché per spostare le navi da crociera a Marghera è necessario realizzare appositi approdi, per i quali servono permessi, bandi e stanziamenti. Ora Franceschini, che con oggi si è preso ufficialmente in carico la questione, ha deciso di accelerare il passo: «Siamo tutti un po’ responsabili dei ritardi registrati fino a questo momento – ha detto – Abbiamo perso fin troppo tempo e il mondo ci guarda incredulo»