Petra Molino Quaglia, azienda di Vighizzolo d’Este (Pd), tra i main sponsor di Identità Golose Milano, si è presentata all’edizione '19 del congresso di cucina con alcuni nuovi progetti.
Chiara Quaglia e Piero Gabrieli nel loro spazio-laboratorio hanno illustrato l’Università della Farina e l’Almanacco della Pizza. Sorella minore dell’Università della Pizza, che dal 2006 ha l’obiettivo di orientare i pizzaioli verso la qualità degli ingredienti e delle tecniche di cucina per allineare la pizza alla qualità della buona Cucina italiana in termini di prodotto e di servizio, l’Università della Farina sviluppa un percorso analogo. Si tratta di un progetto appena nato, e quindi in assoluto divenire, ispirato dalla richiesta crescente dei consumatori di conoscere a fondo, e non per sentito dire, questo ingrediente.
«C’è una grande confusione al riguardo - ha annotato
Chiara Quaglia - alimentata da credenze false e comunicazioni non efficaci e limitate. Inoltre è importante che l’ingrediente farina non venga vissuto avulso dal mondo agricolo, che rappresenta il primo anello, non giustamente remunerato, della filiera. Gli agricoltori abbracciano un sistema complesso che si compone di semi, territorio, aspetti climatici, utilizzo e consumo. Con questo progetto ambizioso, che ha mosso i primi passi a fine gennaio, vogliamo mappare la conoscenza delle caratteristiche del cereale e della farina».
Un’iniziativa che è piaciuta subito agli operatori professionali, che hanno già inviato richieste di adesione non solo dall’Italia, ma anche da diversi Paesi europei e da altri continenti. L’Università della Farina si muove su un doppio binario: formazione dedicata ai professionisti e ai consumatori.
Lionello Cera (Antica Osteria Cera, 2 stelle Michelin) e Chiara Quaglia
«In questo modo si chiude il cerchio. L’Università - ha puntualizzato
Piero Gabrieli - vuole spiegare cosa accade nel mondo agricolo, dal seme alle fasi di trasformazione e dalla farina al prodotto finito, che sia pizza, pane o pasticceria. Si sta perdendo la capacità artigianale della trasformazione. Questo progetto immagina un operatore consapevole di cosa e quanto c’è a monte di una farina e un consumatore responsabile e in contatto con il mondo agricolo».
I primi corsi saranno in programma dal mese di settembre. In cattedra, grazie a un accordo di collaborazione con l’associazione Simenza, gli agricoltori, che metteranno sotto la lente ogni declinazione del proprio lavoro. Sviluppare e approfondire la conoscenza dei cereali richiede un contatto ravvicinato con il mondo contadino.
Seconda iniziativa presentata da
Petra Molino Quaglia a
Identità Golose Milano è stato l’Almanacco della Pizza. «Si tratta di una pubblicazione a cadenza biennale - ha sottolineato Chiara Quaglia - che vuole gratificare chi nel corso degli ultimi 15 anni ha contribuito a valorizzare il mondo della pizza e della pizzeria. Un messaggio culturale che premia ogni volta 15 professionisti. Il piano editoriale prevede solo la foto delle persone e un loro profilo. Non vengono pubblicate immagini di pizze e di locali e non vi è alcun messaggio pubblicitario».
Corrado Assenza
Non a caso, il sottotitolo del volume è “Anime originali che scrivono la storia della pizza”. Tra le anime della prima edizione, che debutterà in Autunno nel corso del 14° simposio tecnico PizzaUp, Marco Farabegoli, Lello Ravagnan, Renato Bosco, Corrado Scaglione, Simone Padoan. E proprio una citazione di Marco Farabegoli sintetizza il messaggio di Petra Molino Quaglia diffuso nell’ambito di Identità Golose: “La farina è un ingrediente. E va comunicato al cliente. Perché lei ha una storia. Che parla di grano, di chi lo coltiva e di chi lo macina”.
Per informazioni:
www.farinapetra.it