Il ministero delle Politiche agricole apre l'Anno nazionale del cibo italiano con «una maggior consapevolezza del valore agricolo». Così si esprime Maurizio Martina, che lega questo 2018 all'esperienza dell'Expo.
«L'Esposizione universale a Milano è stata la miccia della partita che ci giochiamo all'insegna della modernità».
Il Governo, anche in
mancanza, per ora, di un programma fitto e organizzato di iniziative, si dimostra tuttaltro che poco concentrato su questo tema: «Con Treccani - spiega
Maurizio Martina - affondiamo il colpo su una questione che è politica per il Paese», riferendosi a
Treccani Gusto, il neo portale che mette sotto nuova luce la cultura italiana del food, ora sotto i riflettori di tutto il mondo.
«Dobbiamo lavorare sulle tre "A": Agroalimentare, Ambiente, Alimentazione. Ciò significa stare nella globalizzazione senza omologazione». Poche parole, due obiettivi, una sola e importante direzione.
«L'Italia non rinuncia dunque alla vocazione cosmopolita - ha sottolineato Martina - e dimostra di saper mettere in campo il soft power della diplomazia agroalimentare. L'
Anno nazionale del cibo italiano nel mondo è fondamentale per capire un pezzo del futuro del nostro Paese, e Treccani ci darà una mano per far capire il valore della partita fuori dai palazzi».