Profonda tecnica enologica, quella di Giacomo Tachis, fusa con l'arte del design e dello stile di stilisti come Missoni, Alberta Ferretti e Versace. Questa la formula del rinascimento siciliano di Feudi del Pisciotto.
Molte regioni italiane si stanno distinguendo per una produzione vinicola sempre più attenta e appassionata, vini di ottima struttura capaci di declinare tradizione dei vitigni e innovazione nella lavorazione.
Tra queste la Sicilia si sta sempre più affermando come terra di grandi vini. La terra che gli antichi chiamavano Enotria, in virtù della sua celebrata vocazione per la coltura della vite, presenta un clima particolarmente adatto. Anche il lato imprenditoriale si è sviluppato grazie al lavoro a tratti pionieristico di alcune grandi famiglie, come accade nelle tenute
Feudi del Pisciotto che fanno parte del gruppo "Domini Castellare di Castellina".
Nella Sicilia sud orientale, l'impegno di Giacomo Tachis, con il supporto dell'
Istituto regionale della Vite e del Vino, ha dato vita ad un rinascimento, culturale prima ancora che produttivo, fatto di grandi investimenti sulla capacità di questa terra di poter produrre vini di livello internazionale. In questo nuovo movimento di rinascita siciliana Feudi del Pisciotto, la prima azienda siciliana del gruppo Dcc, sta dando il suo contributo, forte anche dell’esperienza maturata da Castellare di Castellina e Rocca di Frassinello.
L’azienda si trova nella Sicilia sud orientale a pochi minuti da Caltagirone, Piazza Armerina e Vittoria, cioè fra la Villa Romana miracolosamente rimasta intatta e la capitale della ceramica, a 7 km dal mare. Il Feudo risale al 1700 e all’epoca era uno dei più vasti della Sicilia. L’antico fabbricato comprende il Palmento, dal termine latino Paumentum, riferito all’atto di pigiare qualcosa. Pigiare appunto l’uva, in vasche che poi lasciano scendere il mosto per caduta, come si è accertato oggi essere la tecnica migliore.
Restaurato senza nessuna modifica, il Palmento è collegato a una moderna cantina costruita per vinificare fino a 10mila ettolitri con la tecnologia più avanzata. Accanto al Palmento e al Baglio sono stati realizzati un
Wine relais con 10 camere e un ristorante sopra la barricaia visibile per il pavimento in vetro. La struttura comprende anche un "Wine Relais" in posizione strategica per godere il territorio, nell' armonia dei suoi spazi dove il contrasto fra antico e moderno rende speciale l’atmosfera delle 10 camere-suite, ricavate nella parte abitabile del palmento settecentesco più grande della Sicilia, dove si trovano ancora le vasche nelle quali, per caduta, i greci e i romani producevano il vino.
Anche lo stile e l'arte sono parte di questo progetto: le etichette delle bottiglie prodotte sono infatti disegnate dai più grandi stilisti italiani, da Versace a Missoni, da Valentino ad Alberta Ferretti e Blumarine.
Tra queste l'Eterno è un vino 100% Pinot nero che nasce da un suggerimento di Taschis che ben conosce questo nobile vitigno e le sorprendenti possibilità di esprimersi in Sicilia. Un’espressione dai sentori di vaniglia, frutti di bosco e ginepro dal chiaro carattere di Borgogna, consistente, ma allo stesso tempo molto fine ed elegante. Di struttura e lunga persistenza. La mano dell’Eterno, in etichetta, rappresenta la scultura del Serpotta, il cui restauro è finanziato da Feudi con il concorso dei grandi stilisti del fashion autori, appunto, delle etichette degli altri vini.
Per informazioni:
www.castellare.it/feudi-del-pisciotto