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Bufala Campana
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Parlare di vino e promuovere il territorio L'attività del Consorzio Sannio Dop

Il merito maggiore del Consorzio di tutela Sannio Dop, oltre a tutelare i vini e a promuoverli, è quello di raccontare attraverso le etichette, il territorio, incentivando così l'enoturismo della zona

 
21 marzo 2017 | 14:40

Parlare di vino e promuovere il territorio L'attività del Consorzio Sannio Dop

Il merito maggiore del Consorzio di tutela Sannio Dop, oltre a tutelare i vini e a promuoverli, è quello di raccontare attraverso le etichette, il territorio, incentivando così l'enoturismo della zona

21 marzo 2017 | 14:40
 

È luogo dell’animo, ancor prima che tavolozza, pastello i suoi colori, con capricci orografici. Ha da sempre saputo accogliere popoli e con essi entrare in giunzione: rispetto e lealtà pur nella dura legge dei combattimenti e delle guerre. Popolo invitto. È cuore verde, insieme con l’attigua sorella Irpina (sorella sì, gemelli mai!) di una Campania che è conosciuta all’estero prevalentemente per la sua fascia costiera. Siamo nell’entroterra campano. Siamo nel Sannio!

Parlare di vino e promuovere il territorioL'attività del Consorzio Sannio Dop

È tesoro ancora nascosto ai più. Meritori, valevoli e di lodevole efficacia sono le azioni mirate, cosa ben diversa dai disarticolati velleitari tentativi purtroppo riscontrabili altrove. Saggia entità dal virtuoso comportamento, sapendo divenire parte diligente ed accollandosi quindi doveri ancor prima ed ancor più che diritti, ha acquisito, a beneficio di tutti, un prode ruolo egemone. Stiamo parlando del Consorzio Sannio Dop, da Libero Rillo presieduto e da Nicola Matarazzo diretto: ticket prezioso e vincente, dal prode Pasquale Carlo (capo ufficio stampa) coadiuvati.

Cosa, statutariamente, fa un consorzio? Ce lo chiediamo, ci sia consentito, in accezione mixata tra un angolo visuale de facto ed un angolo visuale de iure. Dunque, un consorzio promuove. Sì, vero, e promuove cosa? Si presume, di buon senso dotati, che un consorzio promuova gli asset costituenti il fattor comune dell’attività caratteristica dei consorziati. Ed un consorzio valorizza, che è cosa simile, ma non uguale, alla promozione. Sottile ma nel contempo essenziale, il distinguo. In flow logico, la valorizzazione è anteposta alla promozione. E dopo un complesso start-up, le due fasi si susseguono l’un l’altra generando il cosiddetto volano virtuoso.

Parlare di vino e promuovere il territorioL'attività del Consorzio Sannio Dop

Ed un consorzio, ancora, tutela. E tutela cosa? Eh, lo sappiamo, tutela gli asset dei consorziati affinché tra valenza materiale e valenza immateriale (brand innanzitutto) i suddetti asset non subiscano depauperamento. Ed un consorzio, ancora, vigila. Ovvero, svolge sua precipua attività ispettiva affinché non ci siamo comportamenti fraudolenti che arrecherebbero nocumento, anche grave, alla reputazione ed al business dei consorziati, con danno che si riversa anche sugli anelli a valle: i consumatori innanzitutto.

Ecco, il Consorzio Sannio Dop fa tutto ciò: valorizza ed a valle di ciò ed in virtù di ciò, promuove. Il Consorzio Sannio Dop tutela e, a doveroso completamento di ciò, svolge anche attività di vigilanza. Ma non è che in tanto dire, ancora non è chiaro l’oggetto di tutto ciò? Ma di cosa si sta parlando? Suvvia, è un consorzio tra vitivinicoltori, stiamo in palese ovvietà parlando di vino, di vini. Ma è proprio qui il punto che stiamo mettendo in discussione!

Parlare di vino e promuovere il territorioL'attività del Consorzio Sannio Dop

La grande bravura del top management del Consorzio Sannio Dop, in virtuosa sintonia con gli accorti sanniti consorziati, consiste in cosa altra! Non si tratta, semplicemente e pacatamente, senza infamia e senza lode, di valorizzare vini, indi promuoverli, indi tutelarli e su di essi vigilare. Eh, no!

Qui si tratta di commutare l’oggetto da vino a territorio. Da prodotto della terra, a terra nella sua esaustiva accezione: territorio, paesaggio, qualità dell’ambiente, qualità della vita. Esistesse con dignità almeno pari al Pil, il Piq (Prodotto interno qualità) che stenta (giammai casualmente) a proporsi come il più importante degli indicatori sociali, diremmo che la nobile mission del consorzio è tendere ad innalzamento costante del Piq a beneficio dei residenti stabili e dei residenti temporanei.

Parlare di vino e promuovere il territorioL'attività del Consorzio Sannio Dop

E chi sarebbero questi residenti temporanei? Eccoci al punto. I residenti temporanei, in via di obsolescenza il termine “turista”, sono tutti coloro i quali dal Sannio attratti, si attivano per visitarlo e per risiedervi anche per pochissimi giorni, onde vivere inimmaginabile deliziosa esperienza cognitiva ed emozionale. Chiamiamolo enoturismo, va bene anche chiamarlo così.

Non il prodotto vino, che di parva materia staremmo sennò parlando (!), ma tutto quanto ruota intorno al Sannio, alla gente sannita che, secondo la calda legge degli uomini (per dirla con Paul Eluard), dall’uva fanno il vino. Ecco la vision vincente del Consorzio Sannio Dop: abilitare il mestiere antico di chi lavora nel vigneto e di chi lavora in cantina affinché queste attività, con il loro sapere vieppiù crescente, divengano l’innesco profittevole e piacevole di un modello di sviluppo che sappia generare benessere diffuso sul territorio. Arduo il cimento, il cammino lo si sta intraprendendo e, si sa, la strada si fa camminando!

Per informazioni: www.sanniodop.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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