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Fipe-TripAdvisor, prosegue il dialogo Tavola rotonda sulla ristorazione 2.0

I vertici di Fipe e Confcommercio continuano il dialogo con il portale di recensioni online. Il dibattito del 13 luglio verterà sulla ristorazione che deve confrontarsi con i cambiamenti portati dalle nuove tecnologie

 
05 luglio 2016 | 17:32

Fipe-TripAdvisor, prosegue il dialogo Tavola rotonda sulla ristorazione 2.0

I vertici di Fipe e Confcommercio continuano il dialogo con il portale di recensioni online. Il dibattito del 13 luglio verterà sulla ristorazione che deve confrontarsi con i cambiamenti portati dalle nuove tecnologie

05 luglio 2016 | 17:32
 

Continua il dialogo tra Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) e il colosso del web TripAdvisor, da anni al centro di polemiche per i numerosi casi di false recensioni e anonimato. Le due realtà avranno una nuova occasione per confrontarsi e trovare soluzioni in aiuto e sostegno della ristorazione mercoledì 13 luglio, nella sede di Fipe Confcommercio a Roma.

Nel corso del dibattito, che avrà come titolo “Il ristorante 2.0. Prenotazioni e recensioni online”, si discuterà dei cambiamenti che le nuove tecnologie stanno portando nel mondo della ristorazione e dei sistemi che le associazioni competenti dovrebbero adottare per accompagnare le imprese durante questa evoluzione.



Al dibattito sono previsti gli interventi del presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, del presidente Fipe Lino Enrico Stoppani e del vicepresidente vicario Fipe Aldo Cursano, di Alessandro Micheli, incaricato all'innovazione Confcommercio Imprese per l'Italia, Almir Ambeskovic, country manager di The Fork, Helena Egan, global industry relations director di TripAdvisor, e Valentina Quattro, portavoce per l'Italia di TripAdvisdor.

Un'altra occasione per cercare una collaborazione tra le maggiori e più importanti realtà per quanto riguarda l'influenza effettiva sul mondo della ristorazione. Già in passato infatti Fipe da una parte e TripAdvisor dall'altra hanno cercato punti di contatto, cercando sia di formare e promuovere l'attività ristorativa in Italia, sia contrastando la diffusione di recensioni false sul noto portale internazionale.

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09/07/2016 19:50:02
4) altra presa in giro ??
quando le vecchie guide gastronomiche recensivano ristoranti nessuno si è mai lamentato perché chi scriveva era un vero esperto : ora siamo tutti recensori, tutti capaci di giudicare la porzione ; il prezzo ; il valore di una pietanza e quant'altro, ci sono poi gli annoiati ( per non dire maligni ) che fanno recensioni a grappolo per tentare di rovinare la reputazione di un onesto lavoratore . C'è poi la Fipe, la Confcommercio e tutti gli altri che , stando dalla parte dei ristoratori/albergatori, ci tutelano pretendendo che il recensore non resti anonimo e che presenti lo scontrino nella recensione per dimostrare che in quel posto ci è andato davvero : ma vedremo tutto questo o ci sarà il solito accordo VIVA L'ITALIA Francesco Di Natale
Francesco Di Natale

07/07/2016 07:47:38
3) Mi sento confuso.....
Dopo aver letto questo fatico a capire la posizione della testata che lo pubblica. Mi pareva di aver capito che il direttore Alberto Lupini fosse apertamente schierato contro TripAdvisor e le sue anomalie. Rileggo suoi articoli e le idee mi si confondono.
Roberto Peschiera

07/07/2016 07:46:05
2) Ci aggiorni
Mi farebbe piacere saperlo anche a me.
Rodolfo de Carvalho

06/07/2016 14:50:27
1) TripAdvisor e i patti col diavolo
Egr. direttore Lupini, la seguiamo da anni e per noi Italia a tavola è ormai un riferimento professionale serio. E lo è soprattutto per il coraggio con cui avete affrontato tante battaglie per noi ristoratori. Può ben capire il mio stupore, e la mia delusione, nel leggere oggi la notizia (pubblicata senza alcun commento) del convegno della Confcommercio e della nostra Fipe insieme a quei cialtroni di TripAdvisor. Possibile che proprio lei che ha sempre dato voce al nostro disagio non abbia niente da dire? Siamo rimasti davvero male nel vedere che non avete preso posizione rispetto a quello che non esito a definire un tradimento della nostra categoria. Per pochi spiccioli il nostro sindacato pensa di fare accordi con una multinazionale che non ha alcun rispetto per la verità e il nostro lavoro. TripAdvisor, e Italia a Tavola l'ha dimostrato più volte, è solo un grande imbroglio in cui si paga per salire in classifica o per danneggiare i concorrenti. Dobbiamo solo ottenere il diritto di stare fuori da quell'inferno, non pagare un altro balzello per avere meno danni possibile. Visto che la ConfCommercio preferisce fare patti col diavolo, ci aiuti almeno lei...
Piera Guerini



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