Il ministro dell'Ecologia francese, Ségolène Royal (nella foto), dichiara guerra alla Nutella. In un'intervista alla trasmissione tv Le Petit Journal di Canal+, il Ministro francese ha invitato i telespettatori a non mangiare più la popolarissima crema spalmabile per salvare il pianeta dalla deforestazione. In vista della conferenza sul clima in programma a dicembre a Parigi, la Royal ha spiegato che «la massiccia deforestazione è una delle cause del riscaldamento globale».
E la deforestazione è causata anche dall’uso dell’olio di palma, contenuto nella Nutella in quantità pari al 20% circa. «Dovremmo smettere di mangiare Nutella», ha quindi affermato il Ministro. E quando il conduttore Yann Barthès ha obiettato che la Nutella è buona, il Ministro ha risposto: «Sì, ma dovrebbero usare altre materie prime».
In commercio ci sono ottime creme di nocciole che non contengono olio di palma e Il Fatto Alimentare ha raccolto in un articolo l’elenco di 35 creme di nocciola che usano altri grassi vegetali pregiati diversi dal palma (per consulatare l'elenco clicca qui). Confrontando le materie prime di Nutella con quelle di altre creme spalmabili si nota che gli ingredienti utilizzati sono simili, ma cambia la quantità e la tipologia dei grassi. Nella lista degli ingredienti della Nutella troviamo al primo posto lo zucchero seguito dall’olio di palma e solo al terzo posto le nocciole con il 13%.
Nelle altre creme il quantitativo di nocciole (ingrediente più costoso che caratterizza il prodotto) raddoppia o triplica e come materia grassa non si usa il mediocre olio palma ma l’eccellente burro di cacao (considerato l’ingrediente principe di tutti i prodotti a base di cacao e cioccolato). La scelta del palma permette di abbassare drasticamente i costi di produzione e di usare poche nocciole, anche se penalizza la qualità nutrizionale della crema essendo un grasso sconsigliato dagli esperti di nutrizione.
La risposta della Ferrero France non ha tardato ad arrivare e sul sito web ha spiegato che l'olio di palma viene utilizzato «perché conferisce al prodotto la sua consistenza cremosa» e evita di ricorrere al «processo di idrogenazione, che creerebbe pericolosi grassi “trans” nocivi per la salute». L'azienda ha inoltre sottolineato che i suoi prodotti sono realizzati con olio di palma proveniente da piantagioni certificate secondo lo standard Rspo (Roundtable on sustainable oil palm).
Già nel 2012 il Senato francese aveva messo nel mirino la Nutella, provando ad aumentare del 300% la tassa sull'olio di palma. Ma l'“emendamento Nutella”, alla fine, non passò. «Ségolène Royal sconcertante: lasci stare i prodotti italiani», commenta su twitter il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, ribattendo all'invito della collega francese a non mangiare la Nutella. E annuncia: «Stasera per cena... pane e Nutella».