Dalla riunione del tavolo di lavoro per il sostegno e la valorizzazione della filiera latte, svoltasi presso la sede del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, è emersa la necessità di rafforzare l’organizzazione economica della produzione agricola e l’interprofessione nella filiera lattiero casearia. Il Ministro Maurizio Martina (nella foto in basso a sinistra) ha anche reso noto di aver scritto al commissario all’Agricoltura Ue, Phil Hogan, chiedendo di prevedere la rateizzazione senza interessi delle eventuali multe per le quote latte dell’ultima campagna.
All’incontro hanno partecipato, oltre al Ministro Martina, gli assessori all’Agricoltura regionali Gianni Fava (Lombardia), Sonia Ricci (Lazio), Daniela Nugnes (Campania), Fabrizio Nardoni (Puglia), Sergio Bolzonello (Friuli Venezia Giulia) e Simona Caselli (Emilia Romagna). Erano presenti le delegazioni delle principali organizzazioni agricole e industriali del comparto.
«Dobbiamo dare una svolta ai rapporti nel settore del latte - ha detto Martina - e superare degli ostacoli strutturali che da anni ci trasciniamo e che penalizzano soprattutto gli allevatori. Abbiamo proposto due scelte di fondo per la filiera: vogliamo rafforzare l’organizzazione economica della produzione agricola e dell’interprofessionalità contrattuale e allo stesso tempo riformare il decreto ministeriale di applicazione del Pacchetto latte per affrontare la grave situazione attuale».
«Per questo - aggiunge Maurizio Martina - intendiamo rafforzare la collaborazione tra Ministero e Antitrust per dare piena attuazione alle previsioni dell’art. 62 della legge 27/2012. Il Mipaaf, con la collaborazione tecnica di Ismea, provvederà a un monitoraggio periodico fatto delle principali classi di prodotti agricoli sull’andamento dei costi medi di produzione, dei prezzi dei prodotti pagati ai produttori agricoli e dei prezzi dei prodotti praticati al consumatore. Laddove si riscontrassero, anche nel settore del latte, delle pratiche sleali siamo pronti a procedere con le dovute segnalazioni all’Autorità garante per il mercato e la concorrenza».
«Nella riforma del decreto sul Pacchetto Latte - conclude il Ministro - inseriremo due novità principali relative a maggiori garanzie contrattuali per i produttori insieme all’istituzione di una Commissione interprofessionale latte, con esperti indicati dalla filiera, alla quale affidare il compito di indicare le buone pratiche, le tendenze dei prezzi e dei costi di produzione. Sul fronte dell’etichettatura abbiamo proposto alla filiera di dare un’informazione chiara e omogenea ai consumatori sul luogo di mungitura. Il Ministero è pronto a supportare questa iniziativa con una specifica campagna di promozione».
Un prossimo decreto ministeriale, quindi, innoverà quello emanato nell’ottobre 2012 per il Pacchetto latte, con l’introduzione obbligatoria di clausole di garanzia nei contratti, con particolare riguardo alla loro durata e al rispetto del principio di buona prassi fondato su un equilibrato rapporto tra andamento dei prezzi e andamento dei costi di produzione. Al contempo è previsto un intervento sul sistema sanzionatorio per i casi di inosservanza del nuovo decreto sulle relazioni contrattuali nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari. Punto di arrivo di questo percorso sarà un intervento normativo teso a introdurre un’interprofessione in cui siano chiaramente regolate gli ambiti d’intervento e le modalità di partecipazione e funzionamento.
Sono stati informati i partecipanti alla riunione che il Ministero sta predisponendo il decreto ministeriale di attuazione Fondo latte di qualità che poi verrà presentato agli operatori della filiera. Specifica attenzione, quindi, è stata data al progetto “Latte nelle scuole” che partirà nel 2016. Il Ministero ha inoltre ribadito l’importanza del sostegno alle produzioni dei comuni di montagna, attraverso l’indicazione facoltativa di qualità “prodotto di montagna” sulle confezioni per una più completa informazione al consumatore.
Coldiretti: Bene l’impegno per l'intervento dell'Antitrust
«Dal ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina è venuto un importante impegno a prendere contatti istituzionali con l’Autorità garante per il mercato e la concorrenza - afferma il vicepresidente della Coldiretti Ettore Prandini (nella foto accanto) - in modo che le pratiche commerciali scorrette possano essere immediatamente segnalate, come abbiamo richiesto nella piattaforma della nostra mobilitazione: “Un giorno da allevatore”».
«Si sta lavorando - precisa Prandini - ad un nuovo modello di contratto che sarà già attuabile da aprile/maggio nel quale il periodo contrattualizzato sarà non più di qualche mese ma pluriennale, con alla base il prezzo riconosciuto in riferimento ai costi sostenuti dalle aziende».