Fino al prossimo 12 febbraio i deputati europei saranno riuniti a Strasburgo in una sessione plenaria per votare in merito all'obbligo di etichettatura per le carni trattate. La seduta si svolgerà a distanza di due anni dallo scandalo europeo della carne di cavallo venduta e pagata come carne di manzo, in alcuni cibi surgelati; all'origine della truffa, il prezzo della carne di cavallo, molto più vantaggioso rispetto a quello della carne di manzo.
La decisione di porre in etichetta l'origine della carne è un passo necessario, in nome della tutela del consumatore, ma anche di tutti gli allevatori e le aziende oneste che purtroppo hanno pagato, in termini economici e d’immagine, la vicenda svoltasi ben due anni fa. Secondo l'organizzazione paneuropea Beuc (Bureau Européen des Unions de Consommateurs), nove consumatori europei su dieci, vogliono sapere da dove arrivi la carne di hamburger, crocchette di pollo o lasagne surgelate.
«Rinfacciamo spesso alle istituzioni europee - afferma Monique Goyens, direttrice del Beuc, organizzazione paneuropea dei consumatori - di essere troppo distanti dai loro cittadini: questo voto è l'opportunità per gli eurodeputati di rispondere all'appello per un cambiamento lanciato dal 90% degli europei».