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Guide, emergono le eccellenze ma tante occasioni sprecate

di Alberto Lupini
direttore
 
05 novembre 2013 | 17:28

Guide, emergono le eccellenze ma tante occasioni sprecate

di Alberto Lupini
direttore
05 novembre 2013 | 17:28
 

Sia pure per pochi punti, Massimo Bottura si conferma come il cuoco italiano che intercetta i giudizi più alti delle guide italiane. A chiudere la gara virtuale è ancora una volta la Michelin che anche quest’anno ha peraltro scompaginato i giochi spingendo in alta posizione (con le sue 3 stelle) un fuoriclasse come Niko Romito, quinto nella classifica generale.

Pesano però sempre più le contraddizioni di questi strumenti. Se va dato atto ai vari curatori di avere aggiustato il tiro, tanto che almeno nelle posizioni di alta classifica non ci sono più le abissali differenze di valutazione di qualche anno fa, restano però almeno due criticità che tolgono credibilità alle guide quando servirebbe invece essere più autorevoli di fronte alle tante, troppe, recensioni tarocche o assurde che popolano il web.

Se nella parte alta di un confronto fra le guide, più o meno ci si ritrova sui giudizi di eccellenza, scendendo di livello si aprono le strade a interpretazioni strane, tanto che moltissimi stellati non sono fra i segnalati delle altre guide, o viceversa. Ma ancor più ingiustificabile è che, nonostante gli strumenti di informazione tecnologici oggi disponibili per i controlli, nelle guide si trovano locali chiusi o valutazioni “sulla fiducia” date a cuochi che si devono trasferire in altri locali e al momento sono “inattivi”.

L’esempio più eclatante è l’Espresso che già ha valutato il prossimo ristorante di Alice, non ancora aperto, che si trasferirà dalla vecchia sede (passata ad altra gestione) a Eatalty Milano. Dopo le polemiche sollevate, il curatore ha dato la colpa alla cuoca che non avrebbe rispettato i tempi a suo tempo indicati... La Michelin ha cercato di salvarsi parlando di trasferimento in corso, saltando la regola di sospendere il giudizio...

E questo per non parlare di chi si ostina a usare punteggi da farmacista che hanno fatto il loro tempo.

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09/11/2013 08:47:16
1) Ribadisco.... Alle guide preferisco un buon libro
Caro Alberto, lo dissi anni fa al Capac, al buon Vizzari e a tanti amici ristoratori presenti, è molto meglio investire i soldi per le guide in un buon libro, ne suggerisco alcuni per gli amici ristoratori e critici: Istruzioni alla servitù, di J. Swift Ho servito il re d'Inghilterra, di J. Harabal Il buon soldato S'Veick. J. Hasek Lo Zibaldone, di G. Leopardi Ecclesiaste, libro dell'Antico Testamento ce ne sarebbero altri ancora ma NON COMPRATE LE GUIDE, soldi buttati. Guerrino
Guerrino Di Benedetto



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