Lo scandalo della carne equina spacciata (e pagata) come bovina conferma ancora una volta l’importanza di una completa tracciabilità di tutti i prodotti alimentari. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, sottolineando che solo così si possono realmente tutelare i consumatori europei, ma anche tutti gli allevatori e le aziende oneste che pagano in termini economici e d’immagine vicende come questa.
A livello comunitario bisogna accelerare i tempi sull’obbligo di indicare in etichetta l’origine anche per carne suina, ovicaprina, avicola e naturalmente equina come avviene già per quella bovina. Inoltre, è necessario intensificare i controlli e inasprire le sanzioni in caso di frodi alimentari.
Soltanto con misure che vanno nella direzione della massima trasparenza alimentare e che puniscono severamente gli inganni a tavola si possono difendere i cittadini sempre più disorientati dalle ricorrenti notizie di scandali e truffe e si può mettere un serio freno agli illeciti nel settore.