Sarebbero almeno 800mila gli italiani che soffrono delle sindromi più gravi legate alle slot machines. In sostanza fra dipendenti, drogati o schiavi delle “macchinette” (ognuno può scegliere il termine più adatto) ci sarebbe un esercito di connazionali che si dedica al gioco, dilapidando risparmi spesso della famiglia e garantendo allo Stato un giro di affari stimato intorno ai 35 o 36 miliardi di fatturato l’anno. Una vera e propria piaga che, se la crisi economica continuerà con questa tendenza, potrebbe contagiare a breve altri due milioni di persone che sperano nella fortuna...
In pochi anni, dopo che in maniera insensata il Governo aveva aperto la strada con le autorizzazioni al poker online, il gioco d’azzardo (considerando anche il lotto e le varie scommesse, non ultimi anche i “gratta e vinci”) è diventato un vero caso da allarme sociale. Al punto che il Governo Monti (per cercare di fermare l’apertura indiscriminata della gestione Berlusconi-Tremonti) aveva anche pensato di bloccare la presenza di queste diaboliche macchinette in locali troppo vicini a scuole od oratori. Ma di questa piccola pezza non se ne è fatto nulla, come per altri bei progetti rimasti sulla carta, e restano solo i patetici spot di “pubblicità progresso”.
Eppure l’Italia di tutto avrebbe bisogno meno che di avere centinaia di migliaia di persone abbrutite da questo vizio, con in più il pesante coinvolgimento della criminalità che di fatto è tollerata, se non protetta, dallo Stato biscazziere. Sarà anche vero che per molti bar la presenza delle macchinette è un po’ un toccasana in tempo di bilanci più che magri, ma francamente crediamo che sarebbe meglio dismettere l’attività di pubblico esercizio e gestire una sala giochi tout court. E non a caso in molti centri queste sale gioco spuntano come funghi. Il tutto nella linea della consueta ipocrisia italiana dove la politica si straccia le vesti in nome di chissà quale moralità per non aprire dei casinò, ma di fatto ha spalancato i portoni per questi squallidi giochi d’azzardo contro cui si devono spesso arrendere impotenti le famiglie rovinate dal vizio di qualche congiunto.
Si tratta di un problema gravissimo, che resta però assente nei discorsi da campagna elettorale. Nessuno denuncia questo scandalo perché anche i drogati da slot machines votano... Meglio quindi parlare solo di esodati o di finta moralità sulle adozioni di bambini per coppie omosessuali. E in questo silenzio anche il settore dei pubblici esercizi ci sguazza, incurante di questo degrado sociale a cui offre spazio sempre più ampio. Non è certo così che si può pensare di ristabilire un clima di fiducia e ottimismo in un Paese che si sta davvero avvitando su se stesso. Peccato.