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Bufala Campana
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Al via alla vendemmia in anticipo Produzione in calo del 10%

Con un mese di anticipo rispetto a 30 anni fa, in Franciacorta, è in iniziata la vendemmia. Per quest’anno si stima una produzione nazionale molto contenuta, intorno ai 40-43 milioni di ettolitri, sui livelli dello scorso anno, anche se la qualità delle produzioni si annuncia tra buona e ottima

08 agosto 2012 | 10:34
Al via alla vendemmia in anticipo Produzione in calo del 10%
Al via alla vendemmia in anticipo Produzione in calo del 10%

Al via alla vendemmia in anticipo Produzione in calo del 10%

Con un mese di anticipo rispetto a 30 anni fa, in Franciacorta, è in iniziata la vendemmia. Per quest’anno si stima una produzione nazionale molto contenuta, intorno ai 40-43 milioni di ettolitri, sui livelli dello scorso anno, anche se la qualità delle produzioni si annuncia tra buona e ottima

08 agosto 2012 | 10:34
 

Con un calo stimato attorno al 10% rispetto alla media degli ultimi cinque anni e nel giorno più caldo dell'anno, è iniziata in Italia la vendemmia 2012, partita con la raccolta delle uve in Franciacorta destinate alla produzione dell'omonimo spumante, nell'azienda Lenza di Coccaglio, nel Bresciano. è quanto afferma la Coldiretti che nel sottolineare che per quest'anno si stima una produzione nazionale molto contenuta, intorno ai 40-43 milioni di ettolitri, sui livelli dello scorso anno, anche se la qualità delle produzioni vinicole si annuncia tra buona e ottima.



I risultati produttivi definitivi dipenderanno dall'andamento climatico delle prossime settimane, anche se il caldo e la siccità si sono fatti sentire nei vigneti. Se Nerone sta costringendo le aziende a vendemmiare solo di mattina per evitare stress alle uve, le alte temperature hanno già causato problemi tra i filari, seppur con risultati differenti sul territorio italiano.

I cali produttivi maggiori si dovrebbero verificare nelle regioni che hanno sofferto di più la mancanza di pioggia, dalla Puglia (-15-20%) al Veneto (-10%), dalla Toscana (-10%) all'Emilia Romagna (-5/10%), dal Piemonte al Friuli Venezia Giulia. Problemi anche per i vigneti di Lombardia, con una situazione grave proprio in Franciacorta dove si stima un calo di oltre il 20% della produzione del celebre spumante. Decisamente migliore la situazione nelle altre regioni, tanto che nel Lazio, in Sicilia e in Sardegna si potrebbe avere un aumento. Circa il 60% della produzione nazionale sarà destinata a vini di qualità con ben 517 vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (329 vini Doc, 70 Docg e 118 Igt).
 
Secondo il Rapporto su vino e clima realizzato da Coldiretti la raccolta delle uve nel 2012 avviene con circa un mese di anticipo rispetto a 30 anni fa per effetto dei cambiamenti climatici che si sono verificati nella Penisola e che hanno smentito antichi proverbi e testi scolastici con un anticipo della vendemmia rispetto al tradizionale mese di settembre. A cambiare è stata anche la gradazione alcolica che è aumentata di un grado, costringendo i disciplinari di vini a denominazione ad adeguarsi al cambiamento modificando i limiti minimi di gradazione alcolica sia al nord dove per la Barbera d'Asti si è passati per il base da 11,5 gradi a 12 e per il superiore da 12 gradi a 12,5 mentre al sud per l'Aglianico del Vulture la gradazione minima naturale delle uve alla vendemmia è passata da 11, 5 gradi a 12,00 per il Superiore Docg a 13,00 gradi.
 
Nel 2012 la temperatura media dei mesi di giugno e luglio è stata superiore di oltre 2 gradi rispetto alla media e oggi rispetto a 30 anni fa le uve ottenute da viti di equivalente produttività, appaiono caratterizzate da gradazioni zuccherine frequentemente più elevate di 2-4 gradi brix, con acidità titolabili inferiori, di circa 1-2,5 grammi/litro. Di fatto il vigneto Italia produce adesso uve più precoci, meno acide e più dolci rispetto al passato.
 
Gli effetti del surriscaldamento sulle uve di fronte alla tendenza generale al consumo di vini meno alcolici stanno spingendo i produttori alla ricerca di soluzioni agronomiche ed enologiche che comportano maggiori oneri in termini economici, dall'anticipo di vendemmia all'irrigazione, dalle potature verdi alla vendemmia notturna che è diventa stata sempre più frequente nei vigneti, mentre in cantina si usa sempre meno mosto concentrato e si ricorre alla refrigerazione per ridurre le temperature dell'uva e controllare la fermentazione. Il caldo cambia anche la distribuzione sul territorio dei vigneti che tendono ad espandersi verso l'alto con la presenza della vite anche a quasi 1200 metri di altezza come nel comune di Morgex e di La Salle, in provincia di Aosta, dove dai vitigni più alti d'Europa si producono le uve per il Blanc de Morgex et de La Salle Dop.

Vendemmia, via a un business di 8,5 miliardi
Con l'inizio della vendemmia in Italia è al via un business che vale 8,5 miliardi e che dà occupazione a 1,2 milioni di persone. è quanto afferma la Coldiretti in occasione dell'avvio delle attività di raccolta delle uve in Franciacorta, destinate alla produzione dell'omonimo spumante, con la quale è iniziata la vendemmia 2012. Le uve chardonnay nella zona del Franciacorta sono le prime a essere vendemmiate, mentre le ultime dovrebbero essere quelle di Aglianico e Nebbiolo. La metà del fatturato viene realizzata grazie all'export, dove il vino rappresenta oggi la prima voce nel settore agroalimentare. Dopo aver superato quota 4,4 miliardi di euro nel 2011, con un aumento del 12 per cento rispetto all'anno precedente, il successo del vino italiano sulle tavole straniere - rileva la Coldiretti - sta continuando anche nel 2012, con un aumento del 6 per cento in valore fatto registrare nei primi quattro mesi dell'anno.
 
La vendemmia 2012 coinvolgerà 650mila ettari di vigne e oltre 250mila aziende vitivinicole dando opportunità occupazionali sia per le persone impegnate direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, sia per quelle impiegate in attività connesse e di servizio. Secondo una ricerca di Coldiretti, per ogni grappolo di uva raccolta si attivano ben diciotto settori di lavoro dall'industria di trasformazione al commercio, dal vetro per bicchieri e bottiglie alla lavorazione del sughero per tappi, continuando con trasporti, accessori, enoturismo, cosmetica, bioenergie, ecc.
 
Ma la vendemmia rappresenta anche una chance lavorativa importante per immigrati e giovani anche grazie allo strumento dei voucher, i buoni lavoro introdotti per la prima volta proprio in agricoltura in occasione della campagna di raccolta delle uve dell'agosto 2008. Da allora ne sono stati utilizzati complessivamente circa 2 milioni solo per i lavoratori del settore vitivinicolo, che ne risultano essere i principali utilizzatori.

 
Secondo una stima Coldiretti, la produzione 2012 sarà contenuta del 10% rispetto alla media storica tra i 40 ed i 43 milioni di ettolitri anche se il livello qualitativo delle produzioni vinicole si annuncia tra il buono e l'ottimo. Considerando che lo stato fitosanitario dei vigneti è decisamente migliore rispetto allo scorso anno e che in molte zone è stata evidenziata una sensibile riduzione degli attacchi di fitopatie (peronospora, oidio, tignola), le uve risultano sane, anche se bisognerà attendere le prossime settimane per capire se la siccità potrà causare ulteriori problemi.
 
Va peggio, invece, in casa francese, dove grandine e problemi di carattere fitosanitario potrebbero portare a un crollo dei quantitativi di vino, e la stessa situazione si registra in Spagna, dove a preoccupare è la siccità. L'Italia vanta oggi un patrimonio di 329 vino Doc; 70 Docg; 118 Igt, per un totale di 517 denominazioni di origine.




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