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Vendemmia 2012 in Lombardia Cala la quantità, ottima la qualità

In Lombardia la vendemmia si aprirà intorno al 20 agosto con il Pinot dell’Oltrepò, uno dei territori colpiti da alcune grandinate, per il quale è prevista una riduzione del 15-20% nelle produzioni di uva. In generale in Lombardia le quantità saranno ridotte fino al 20%, ma di ottima qualità

 
07 agosto 2012 | 14:21

Vendemmia 2012 in Lombardia Cala la quantità, ottima la qualità

In Lombardia la vendemmia si aprirà intorno al 20 agosto con il Pinot dell’Oltrepò, uno dei territori colpiti da alcune grandinate, per il quale è prevista una riduzione del 15-20% nelle produzioni di uva. In generale in Lombardia le quantità saranno ridotte fino al 20%, ma di ottima qualità

07 agosto 2012 | 14:21
 

Una flessione produttiva fino al 20% per la vendemmia 2012 in Lombardia, a causa delle grandinate che si sono abbattute le scorse settimane nell'Oltrepò Pavese e in Valtellina. è questa la stima delle cantine cooperative aderenti a Fedagri Confcooperative Lombardia, che raccolgono e trasformano oltre il 40% delle uve lombarde. Dal punto di vista qualitativo, è attesa un'eccellente vendemmia, in virtù anche della prolungata assenza di precipitazioni.

In Lombardia la vendemmia si aprirà intorno al 20 agosto con il Pinot dell'Oltrepò, uno dei territori colpiti da alcune grandinate localizzate, per il quale è prevista una riduzione del 15-20% nelle produzioni di uva. Stessa contrazione è prevista nei Colli Morenici dell'Alto Mantovano e in Valcamonica (anch'essa colpita da grandinate), mentre maggior stabilità produttiva si attende nel Basso Mantovano dove si produce il Lambrusco. La vendemmia si chiuderà con la Valtellina, verso la fine di ottobre, territorio anch'esso colpito da alcune grandinate e per il quale al momento è difficile fare delle previsioni realistiche.

Il presidente di Fedagri-Confcooperative Lombardia Fabio Perini commenta: «La qualità complessivamente tiene in tutti i territori lombardi a vocazione vitivinicola, a conferma del grande dinamismo della filiera vitivinicola italiana e lombarda, che fa ormai della qualità il proprio asset strategico per la conquista dei mercati esteri. Cosa che è dimostrata dai trend positivi che continua ad avere l'export di vino di qualità, rispetto allo sfuso e anche ad altri comparti del Made in Italy agroalimentare».


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