Un'ottima notizia per i celiaci e tutti coloro che, purtroppo, devono fare i conti con la necessità di una dieta speciale. Il Parlamento europeo ha approvato, infatti, la proposta di regolamento sugli alimenti per diete particolari, accogliendo le osservazioni del Senato italiano in merito alla mancata conformità del progetto presentato in un primo tempo dalla commissione europea, al principio di sussidiarietà, citando proprio nelle premesse della proposta legislativa, il parere motivato inviato dai senatori italiani.
Lo ha reso noto il sen. Luigi d'Ambrosio Lettieri, segretario della 12ª Commissione igiene e Sanità di Palazzo Madama che aveva sottoposto all'aula una mozione che esprimeva forti perplessità sulla proposta di regolamento avanzata dall'Unione europea sull'etichettatura degli alimenti per fini speciali e impegnava il Governo a promuovere, in sede comunitaria e nell'ambito delle sue competenze, tutte le iniziative necessarie al fine di tutelare una categoria di cittadini sensibili, come i celiaci, dai rischi alla salute connessi all'abrogazione del regolamento (CE) n. 41/2009.
«La procedura legislativa europea deve essere completata, ma si tratta di un primo, grande successo, sia perché rafforza il ruolo del Senato italiano quale attivo partecipante al dialogo legislativo con l'Europa, sia sul fronte della sicurezza alimentare e del diritto alla salute», ha spiegato d'Ambrosio Lettieri, precidando che «la proposta comunitaria proponeva una condivisibile semplificazione mirata ad agevolare certamente il processo di armonizzazione, ma non teneva conto di aspetti rilevanti che riguardano la tutela della salute e la protezione di fasce di popolazione vulnerabile. Come nel caso dei pazienti celiaci».
«Le nuove regole infatti - ha aggiunto - coprirebbero anche l'intolleranza al glutine e alcune diete a basso contenuto calorico. L'aggiornamento della legislazione europea in materia, accogliendo le prescrizioni del Senato italiano tiene, così, conto del principio secondo cui il buon funzionamento del mercato interno non può trascurare la salute dei gruppi più fragili della popolazione».
«Se la proposta dell'Ue fosse passata così com'era stata formulata, la normativa italiana - che è tra le più evolute del mondo - avrebbe subito un preoccupante arretramento esponendo a gravi rischi la salute dei pazienti affetti da celiachia, per i quali, non esistendo una terapia farmacologica, gli alimenti senza glutine sono l'unica condizione di garanzia», ha concluso d'Ambrosio Lettieri. «Considerato che la celiachia è la più frequente intolleranza alimentare presente a livello mondiale, va da sé, dunque, che occorre molta cautela da parte del legislatore. Naturalmente, non abbasseremo la guardia e procederemo nel nostro impegno per la tutela della salute pubblica cui non si può derogare in alcun modo».
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