è stato siglato oggi, 17 marzo, l'accordo di riordino complessivo sulla disciplina dell'apprendistato nel settore turismo tra Fipe (Federazione pubblici esercenti), Federalberghi. Fiavet (Federazione italiana associazioni imprese viaggi e turismo), Faita (Federazione delle associazioni italiane dei complessi turistico ricettivi all'aria aperta) e Federeti e le organizzazioni sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil.
L'accordo è uno tra i primi in Italia a dare attuazione al nuovo testo unico sull'apprendistato, anche in coerenza con le linee della nuova riforma del mercato del lavoro approvata dal Governo, giungendo a pochi giorni dalla scadenza del periodo transitorio del 25 aprile e costituisce una risposta puntuale per consentire alla imprese di utilizzare uno degli strumenti più importanti per l'ingresso nel mondo del lavoro.
L'intesa conferma l'impianto generale contenuto nel Ccnl sull'apprendistato professionalizzante con la formazione per l'acquisizione delle competenze tecnico-professionali e specialistiche che si svolgerà esclusivamente in azienda. Ribadisce l'importanza del ruolo della bilateralità e individua le figure professionali del settore sovrapponibili a quelle dell'artigianato per le quali è stata prevista una durata maggiore, quali ad esempio: cuoco, pasticcere, gelatiere, barman, gastronomo, pizzaiolo.
«Siamo soddisfatti - ha dichiarato il presidente della Federazione italiana pubblici esercizi, Lino Stoppani - per aver raggiunto questo risultato, in un momento ancora difficile per il paese, a testimonianza delle capacità delle parti sociali di aver voluto perseguire l'obiettivo di favorire lo sviluppo delle imprese, l'economia e l'occupazione. Il nostro settore assume circa 60mila apprendisti all'anno, per la quasi totalità confermati in azienda alla fine del periodo di apprendistato. Ci auguriamo che con le nuove norme l'obiettivo possa essere quello di incrementare notevolmente questa cifra».
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