C'è una terra dalla bellezza senza tempo a fare da corona alla vibrante e indaffarata Milano. Basta allontanarsi di poco dalla città per scoprire un paesaggio azzurro e verde, ricco di castelli, villaggi dal fascino antico e borghi di pescatori: è la regione dei laghi.
Da quello di Como a quelli di Iseo e di Garda, fino al Maggiore, si susseguono scorci incantevoli, veri paradisi dove la gastronomia non è tuttavia l'ultima delle attrattive.
Da qui parte infatti una tradizione antichissima, favorita dall'abbondanza di ottimi prodotti, già nobile e riconosciuta a partire dal XV secolo. Mi piace ricordare l'opera del maestro Martino da Como, il cuoco più illustre di quell'epoca che nel suo 'Libro de Arte Coquinaria” - vero classico della letteratura gastronomica italiana - dedicò un meraviglioso capitolo alla cucina del pesce d'acqua dolce.
Per questo ho pensato di omaggiare un patrimonio di sapori così straordinario proponendo, più volte, menu-degustazione dove sono protagonisti i pesci dei nostri laghi, dalle sarde alle tinche, dal luccio perca ai gamberi di lago, declinati con le preparazioni che ho scelto per esaltare il gusto particolare di ciascuno. Ho anche voluto presentare alcune rarità, che è insolito avere l'occasione di assaggiare al di fuori di poche località lacustri. E' il caso del prezioso carpione di lago che vive solo in acque profonde e purissime del lago di Garda ed è ricercato fin dall'epoca romana per le sue ottime carni. Un altro esempio sono i missoltini, rara specialità a base di agoni essicati,, ottenuta con un accurato procedimento artigianale.
Vi invito dunque ad assaporare questa esperienza gastronomica che ho proposto nel mese di settembre presso i nostri ristoranti, 'La Veranda” e il 'Teatro”, del Four Seasons Hotel di Milano, completata da un fresco Chiaretto del Garda Rosamara Costaripa.