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Salame di Varzi e Peperone di Capriglio Protagonisti delle tavole estive

È tempo di gustare il salame di Varzi e il peperone di Capriglio. Due prodotti tipici italiani, il primo porta i natali dell'Oltrepò Pavese, il secondo quelli dell'Astigiano. Il salame è ottimo come antipasto, tagliato a mano a fette spesse, mentre il peperone si accompagna bene con tutti i secondi

di Sergio Mei
Chef consultant
 
09 luglio 2011 | 10:30

Salame di Varzi e Peperone di Capriglio Protagonisti delle tavole estive

È tempo di gustare il salame di Varzi e il peperone di Capriglio. Due prodotti tipici italiani, il primo porta i natali dell'Oltrepò Pavese, il secondo quelli dell'Astigiano. Il salame è ottimo come antipasto, tagliato a mano a fette spesse, mentre il peperone si accompagna bene con tutti i secondi

di Sergio Mei
Chef consultant
09 luglio 2011 | 10:30
 

Parliamo del salame di Varzi e del peperone di Capriglio. Il salame di Varzi, oltre ad essere un prodotto lombardo, è uno dei salumi tipici italiani che ha ottenuto il riconoscimento di prodotto Dop nel 1996. La sua zona di produzione comprende 15 comuni dell'Oltrepò pavese, partendo dalla cittadina che dà il nome al salame, Varzi, fino a Bagnaria, Brallo di Pregòla, Cecima, Fortunago, Godiasco, Menconico, Montesegale, Ponte Nizza, Rocca Susella, Romagnese, Santa Margherita di Stàffora, Val di Nizza, Valverde e Zavattarello.

Qualcuno fa risalire questo salame addirittura alla tradizione longobarda. Di certo si sa che i marchesi Malaspina, feudatari della Valle Stàffora, nel XIII secolo lo offrivano agli invitati come pietanza prelibata. Per la sua lavorazione vengono usati solo alcuni tagli del suino: coscia, coppa, lonza, filetto e spalla, ai quali vengono aggiunti gli aromi, sale, pepe nero, infuso d'aglio e vino rosso. Il macinato è a grana grossa, di un bel colore rosso acceso, con il grasso di colore bianco, che viene poi insaccato nel budello naturale, lavato con aceto e legato. Durante la fase di stagionatura si ricopre di muffe che periodicamente vengono spazzolate.

Esistono diverse pezzature: filzetta, filzettone, sotto coppone e crespone, distinti a seconda del peso. Il sapore è dolce, con un leggero aroma speziato e un retrogusto amarognolo. è ottimo come antipasto, tagliato a mano a fette spesse, da accompagnare con verdure sott'olio o sottoaceto e formaggi.

Tra le dolci colline a nord di Asti è situato invece il piccolo paese di Capriglio e nel suo territorio, ricoperto in gran parte da boschi, si coltiva ancora un peperone dalle origini antiche. La pianta si presenta molto rustica, vigorosa e non molto alta, il frutto è di dimensioni medio piccole e dalla sezione leggermente triangolare o cuoriforme, di color giallo o rosso. Il prodotto fresco fino agli anni '60 aveva un notevole mercato a Chieri, Asti e Torino e spuntava, addirittura, prezzi doppi rispetto ad altre varietà.

A Capriglio i pochi agricoltori rimasti, con l'avvio del 'Presidio”, coltivano secondo la tradizione seguendo i principi dell'agricoltura biologica e vogliono riproporre ai consumatori questo prelibato ortaggio.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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