Arriva in America Latina la certificazione dei ristoranti italiani nel mondo. Anche in Brasile, dove vive la comunità di origine italiana più numerosa del mondo, si potrà trovare lo strumento 'doc” per riconoscere gli autentici sapori della cucina del nostro Paese. Stiamo parlando del marchio "Qualità italiana" per i veri ristoranti italiani nel mondo.
A San Paolo, nel corso di un evento organizzato dalla Camera di commercio italo-brasiliana in collaborazione con Unioncamere e Isnart, il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, e il presidente della Camera di commercio italo-brasiliana, Edoardo Pollastri, consegneranno le prime 30 targhe del marchio Ospitalità Italiana, che insigniranno anche nell'America del sud le vetrine dei ristoranti italiani di qualità, genuini ambasciatori dell'Italian style.
Il progetto, lanciato da Unioncamere con la collaborazione dei ministeri degli Esteri, dello Sviluppo economico, delle Politiche agricole, dei Beni culturali e del Turismo, ha raccolto in soli 6 mesi, attraverso le Camere di commercio italiane all'estero, l'adesione di 1.129 ristoranti italiani di 45 paesi esteri. Ma solo dopo un'attenta valutazione da parte di un apposito comitato, composto da esperti tecnici rappresentanti le principali istituzioni e organizzazioni coinvolte, viene rilasciata, come nel caso dei 30 ristoranti brasiliani, l'esclusiva certificazione 'Ospitalità italiana. Ristoranti italiani nel mondo”, per ottenere la quale gli esercenti devono dimostrare di rispettare un severo decalogo definito dai soggetti promotori del progetto e sottoporsi successivamente a periodici controlli diretti a verificare la sussistenza delle condizioni che hanno portato alla consegna del marchio.
«Se oggi sono oltre mille i ristoranti aderenti all'iniziativa, l'obiettivo è di arrivare a quota 4-5mila», è l'auspicio del presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello. «Grazie ad una capillare strategia di marketing, attraverso questo selezionato canale si possano veicolare le eccellenze della produzione Made in Italy. Sulle tavole dei ristoranti italiani all'estero certificati, si promuoverà così l'intero paese e il suo straordinario territorio, dando un contributo concreto anche alla diffusione dei veri sapori della nostra enogastronomia e alla loro tutela, anche in chiave di lotta alla contraffazione».
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