FIRENZE - Per un'intensa giornata Firenze ha accolto i massimi rappresentanti dell'enogastronomia italiana di qualità. E l'ha fatto in due contesti di charme e di eccellenza unica. La consegna del Premio di Italia a Tavola ai personaggi dell'anno 2010 si è svolta, infatti, in due delle più belle location del capoluogo fiorentino: il J.K. Place e il Four Seasons. Eleganti ambienti che mixano atmosfere del passato e confort contemporaneo in una città dove accoglienza, food e wine sono sempre al top.
Il microcosmo unico del J.K. Place ha ospitato l'opening della giornata. Nelle stanze fermate nel tempo dall'architetto Michele Bonan, tra camini accesi, flavours contemporanei, oggetti antichi, ricordi gioiosi e suggestioni morbide e raffinate, le aziende hanno presentato in modo informale i loro prodotti. Golosi finger food di Grana Padano cosparsi di aceto balsamico e piccole golosità 'sparse” in ogni angolo dell'hotel. Il tutto accompagnato da flûte di Carpenè Malvolti e dei vini del Consorzio tutela del Soave. In una sala raccolta dalle luci che virano al rosa su mobili di design bianchi l'angolo dolce con alzatine ricolme di cioccolatini Valrhona.
Un pomeriggio all'insegna del gusto ai massimi livelli in cui il made in Italy italiano ha colpito nel segno tutti i partecipanti grazie anche all'atmosfera magica della location. Gli ospiti hanno potuto assaggiare le prelibatezze accolti nella biblioteca dalla stereometrica boiserie nera e nelle sale raccolte tra colori pastello, fair play anni '40, acciaio lucido e wengé, China highlights, lampade di design, marmorei camini Louis XVI e tecnologie ipercontemporanee. Affacciato su Santa Maria Novella il J.K. è davvero uno scrigno prezioso nel cuore di Firenze.
Per la serata, gli ospiti sono stati accolti nella seconda meravigliosa location. Il fascino indiscusso del Four Seasons è stato la cornice ideale per la cena di gala e la premiazione vera e propria. La chiesa dell'ex-convento, ora sconsacrata e recentemente ristrutturata, ha ospitato la cena. Un menu elegante e raffinato che ha visto susseguirsi piatti della tradizione italiana rivisitati con eccellenti accostamenti dall'executive chef Vito Mollica: dall'antipasto di crudo di Angus Beef, crema di Grana Padano, olio alle nocciole e aceto balsamico, agli strozzapreti con vongole, cozze, fagioli zolfini e grattata di cacioricotta di capra, dal baccalà arrostito con passata di cecino rosa, borzillo e puntarelle, alla coppa di maialino iberico con sciroppo ai peperoni cruschi, crema di verza e patate montate al tartufo nero.
Splendida conclusione con il dolce di Domenico di Clemente: spumone di cioccolato Manjari e lamponi. Perfetti anche gli accostamenti con i vini: Cuvér brut rosé di Carpenè Malvolti, Soave Doc 2009 di Corte Adami, Soave Doc classico 2009 'Castello” di Cantina del Castello, Soave superiore Docg classico 'Vigneto di Castellaro” 2009 di Cantina di Monteforte, OT di Oliviero Toscani 2006 di Ot Wine (l'unico rosso della serata) e dulcis in fundo, il Recioto di Soave Docg classico Vigna delle Fate 2006 dell'azienda El Vegro.
Carico di storia, il Four Seasons Firenze, è un "nido" monumentale inserito, non a caso, tra gli alberghi più belli d'Italia. Un luogo magico dove espressioni d'arte rinascimentale sono immerse in un parco secolare privato. Hotel perfetto dove riposare tra affreschi originali e rilievi scolpiti, gustare un espresso all'ombra di alberi maestosi, crogiolarsi al sole in piscina e scoprire i piacevoli segreti della spa. E tutto a due passi dagli Uffizi e dal Duomo.
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