«Il percorso della carne nel nostro Paese è improntato alle più rigorose misure di sicurezza alimentare». Lo ha detto il presidente di Assomacellai-Confesercenti, Gian Paolo Angelotti, alla luce dell'ultimo caso di mucca pazza registrato in Italia. Angelotti spiega che «nessun tipo di capo bovino può essere macellato se non accompagnato dalla propria carta d'identità e se non è denunciato all'atto della nascita e della morte all'anagrafe bovina di Teramo. In questo senso, non può uscire dal macello se non ha il benestare e i timbri dell'autorità sanitaria corrispondenti. Inoltre, le carni devono essere trasportate da mezzi idonei e autorizzati e vendute nei negozi autorizzati sanitariamente».
«Anche se siamo in presenza - aggiunge - solo di un secondo caso in 10 anni va mantenuta la giusta vigilanza ma in un clima di piena serenità e con la consapevolezza che a tutt'oggi la malattia è stata sconfitta. E soprattutto si deve avere fiducia dei macellai che in prima fila si assumono le loro responsabilità e sono oggetto da parte dell'autorità dello Stato di rigorosi controlli sanitari».
«Specie in questo momento si ribadisce dunque - conclude Angelotti - che la categoria intende operare con serietà e professionalità per garantire un consumo della carne in un contesto di sicurezza. è importante allora che i consumatori e gli operatori si rivolgano per acquistare la carne ai canali ufficiali, possibilmente italiani ed europei, che adottano tutte le misure normative previste, anche al fine di informare compiutamente la clientela».
Fonte: Agi
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