VENEZIA - "Gusto in scena - Tre mondi che si incontrano: le cantine, i cuochi, la gastronomia" dà voce a chi ha perso il nome… Dall'1 al 3 marzo l'evento ideato dal giornalista Marcello Coronini è stato scelto della Regione Veneto, partner della manifestazione, per far conoscere il Tai Bianco, Tai Rosso e Lison, vini antichi e identitari della tradizione veneta, che si presentano da due vendemmie con un nome rinnovato: per gli effetti di un accordo internazionale che ha 'vietato” di chiamare il vino con il nome dei vitigni dai quali sono ricavati dallo scorso anno, infatti, il Tocai ha perso la battaglia con gli ungheresi ed è stato rinominato Tai rosso e Tai bianco nei Colli Berici (Vicenza) e Lison Classico nella zona del Lison Pramaggiore (Venezia).
Durante i Magnifici vini, uno dei tre appuntamenti in programma accanto al congresso gastronomico Chef in concerto, e Seduzioni di gola, selezione di specialità gastronomiche, sarà possibile degustare il Tai Rosso, Tai Bianco e Lison classico, presentati dalle aziende Colle di Bugano società agricola, Cavazza azienda agricola, Cescon Italo, Pegoraro azienda agricola e Qualithos per il Tai, associazione che presenta i vini di due cantine Dal Maso e Le Pignole e Bosco del Merlo, Mosole per il Lison Classico.
«Sarà un ulteriore omaggio alla novità, che si richiama ad una tradizione enologia regionale legata al territorio – ha commentato il vicepresidente della Giunta veneta Franco Manzato – quel territorio così particolare da aver dato un'anima a vitigni diffusi anche in altre regioni d'Italia e d'Europa, che qui hanno saputo esprimere una personalità che li ha resi unici. Una unicità che è ora anche nel nuovo nome Tai, che contraddistingue vini tutti e solo veneti».
Il Tai
Produzione tipica dei Colli Berici, presenta le due tipologie rosso, in primis e bianco. In particolare il Tai Bianco si sviluppa soprattutto nella zona produttiva del Piave. Grazie alla Regione Veneto, dal 18 ottobre 2007 è stata introdotto il nome di Tai. L'ampelografia consente di accostare il Tai Rosso al Cannonau di Sardegna e quindi al Grenache del sud-est francese e all'Alicante rosso (o nero) di Spagna, in particolare del territorio di Barcellona. Le piccole differenze riscontrate, che si riferiscono spesso alla taglia del grappolo, alla lunghezza del peduncolo e ad altri parametri (zuccheri, acidità, e peso del grappolo), dipendono esclusivamente da variazioni dovute ai biotipi esaminati. è un vino duttile che permette molte possibilità di abbinamento, predilige primi piatti impegnativi, i salumi più fini. E' ottimo con prosciutto crudo, il pollame nobile e con polenta e baccalà.
Il Tai Bianco, invece, presenta le caratteristiche classiche del Tocai. Colore giallo paglierino, aroma fresco e leggero, gradevole e fruttato, un sapore asciutto, fresco e armonico. Si abbina a primi piatti leggeri, piatti a base di formaggi freschi e verdure.
Il Lison Classico
Prodotto nella zona del Lison Pramaggiore, nel veneziano, la sua coltivazione è testimoniata dalla fine del Settecento secondo il Dalmasso, che lo battezzò Tocai friulano nel 1933. Dopo la sentenza che ha proibito l'utilizzo del nome Tocai, ha assunto il nome di Lison Classico.
Presenta colore giallo paglierino più o meno carico con riflessi verdognoli e talvolta dorati, sapore asciutto, vellutato, armonioso ed elegante. è dotato di buon corpo e persistenza. Ideale come aperitivo, si accompagna ad antipasti magri, primi piatti leggeri, pesce.
Il Veneto sarà poi protagonista del congresso gastronomico Chef in concerto. Il Tai e il Lison Classico, infatti, verranno abbinati a tre piatti realizzati con prodotti veneti di eccellenza: il Presidio Slow Food Gallina Padovana e l'Agnello dell'Alpago. A interpretare i prodotti saranno Corrado Fasolato del ristorante Met di Venezia, lo chef Renzo Dal Farra della Locanda San Lorenzo, Nicola Portinari del ristorante La Peca e Franco Luise del Molino Stucky.
Il Veneto si presenterà quindi a Gusto in scena con le sue migliori espressioni, la bellezza di Venezia, i sapori dei piatti e i profumi nei calici. Oltre a queste, Magnifici vini ospiterà circa 100 cantine di tutta Italia disposte secondo la provenienza, mare, montagna, pianura e collina. Non mancheranno neppure gli ospiti stranieri, i vini dell'Austria e della Slovenia.
«Il nostro è un Paese eccezionale - spiega Marcello Coronini, ideatore ed organizzatore dell'evento - perché ti permette di scoprire in luoghi inaspettati vere e proprie delizie. Per questo abbiamo dato spazio a cantine anche poco conosciute ma di grande valore qualitativo e con una storia da raccontare. I visitatori potranno quindi fare un vero giro dell'Italia e dell'Europa attraverso i calici. Fra queste un posto d'onore sarà riservato al Tai e al Lison Classico».
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