La partenza, ieri 20 gennaio, delle prenotazioni dei 'Buoni vacanze”, l'iniziativa promossa dal ministro del Turismo
Michela Vittoria Brambilla (
nella foto sotto), che garantisce un contributo statale alla fasce deboli della popolazione, ha registrato un riscontro straordinario già nella prima parte della giornata. Alle ore 15.00 avevano raggiunto quota 1.357 le prenotazioni inoltrate tramite il sito
www.buonivacanze.it, per un importo di spesa turistica complessiva generata superiore al milione di euro. Dall'analisi dei dati emerge che la richiesta media delle prenotazioni è pari mille euro per un contributo pubblico medio di 370 euro. Numeri che testimoniano come la maggior parte delle richieste arrivi dalle classi a più basso reddito e dai nuclei familiari più numerosi (da tre a quattro componenti).
«Ero certa - ha commentato il ministro Brambilla - che il nostro progetto avrebbe avuto un grande riscontro, in quanto l'esigenza di una vacanza come momento di svago, benessere psico-fisico e coesione sociale è giustamente sentita da tutti. I dati poi ci evidenziano che proprio le famiglie numerose e a più basso reddito hanno voluto cogliere l'opportunità che abbiamo riservato loro: per la prima volta in Italia un contributo statale a supporto delle spese per le vacanze. Una conferma importante della bontà del progetto, anche per le sue importanti ricadute sull'economia turistica, e un prova evidente che il mio intento di lavorare per eliminare le disuguaglianze e garantire a tutti l'opportunità di una vacanza è stato apprezzato dagli italiani. E il grande risultato di prenotazioni raggiunte è la migliore risposta a tutti gli esponenti della sinistra che, nelle scorse settimane, avevano demagogicamente criticato la mia iniziativa sostenendo che alle fasce deboli non interessi andare in vacanza: ancora una volta costoro si sono sbagliati, perché ogni cittadino ha diritto di ricercare una migliore qualità della vita».
L'interesse verso i Buoni vacanza si è manifestato fin dall'avvio del sistema con la prima domanda giunta alla mezzanotte di ieri e preceduta da oltre 16mila richieste di informazioni sul sito.
Il servizio del Tg2 del 19 gennaio:
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