La sede di Molino Anselmo Colombo a Paderno d’Adda (Lc) ha ospitato la premiazione dei vincitori della seconda edizione del Concorso Panettone da Maestro, iniziativa che valorizza la qualità del panettone artigianale preparato direttamente nella cucina di casa. Ad aggiudicarsi la seconda edizione è stata Alessandra Conte, logopedista di professione, mentre il secondo e terzo posto sono andati rispettivamente a Eugenio Esposito e Marco Pardo. L’evento ha coinvolto appassionati provenienti da tutta Italia, confermando l’interesse crescente verso la lavorazione domestica dei grandi lievitati.

Il concorso Panettone da Maestro valorizza la qualità del panettone artigianale preparato da amatori nella cucina di casa
L’emozione della vincitrice
Il riconoscimento assegnato ai migliori panettoni casalinghi rappresenta un traguardo significativo per appassionati che, con dedizione e precisione, hanno trasformato la propria cucina in un piccolo laboratorio. «Ciò che accomunava tutti i finalisti era il grandissimo amore e la grande passione che mettono nel prodotto», aggiunge Ottolina.

Alessandra Conte, vincitrice della seconda edizione di Panettone Maestro 2025
Alessandra Conte, vincitrice della seconda edizione di Panettone Maestro 2025 e si è detta felicissima ed emozionatissima. «Nella vita sono logopedista, faccio tutt'altro, il panettone è una passione». La sfida più grande nel preparare il panettone a casa è stata riuscire a gestire correttamente le fermentazioni nei diversi step di lievitazione. Secondo Alessandra, a farle vincere è stato il sapore complessivo, equilibrato e pulito, apprezzato dai giudici senza aromi aggiunti, oltre la qualità degli ingredienti «Ho usato canditi di qualità di Oscar Pagani, una buona farina - la farina Colombo Panettone - e un ottimo burro; e ho trattato un po’ l’uvetta con rum». Per la cottura, invece, «Utilizzo un forno domestico Unox e funziona perfettamente». Quando impasta, prepara almeno otto panettoni, arrivando talvolta a sedici, tutti per amici e famiglia.
Una competizione dedicata ai migliori panettoni casalinghi
La gara ha invitato gli amatori dell’arte bianca a confrontarsi nella realizzazione del miglior panettone tradizionale artigianale, frutto di impegno, tempo e precisione tecnica. La qualità degli impasti, la gestione del lievito madre e la cura del processo di cottura hanno rappresentato i parametri centrali nel giudizio della commissione.

Andrea Ottolina, amministratore delegato di Molino Colombo
A questa seconda edizione hanno partecipato 58 candidati, dieci dei quali selezionati come finalisti e presenti alla premiazione. «Quasi per gioco abbiamo organizzato il primo corso dedicato ai lievitati e siamo andati subito sold out - ha commentato Andrea Ottolina, amministratore delegato del molino -. L’entusiasmo era enorme e così è nata l’idea di creare un contest».
Una giuria d’eccellenza per valorizzare la qualità
A presiedere la giuria è stato Salvatore De Riso, presidente Ampi, affiancato dal maestro pasticcere e membro Ampi Roberto Cosmo e dai maestri di farine Josè Consolandi, Eduardo Ore e Livio Pennati. La loro competenza nel settore ha garantito una valutazione approfondita e rigorosa dei panettoni presentati.

Salvatore De Riso
Ma come è avvenuta la valutazione della giuria? Come ci ha spiegato il maestro De Riso, nella scelta di un grande panettone il primo elemento fondamentale è il rispetto della tradizione: «Il panettone deve avere le caratteristiche del panettone classico milanese, con il taglio a croce, i quattro lembi leggermente alzati e una doratura uniforme e accattivante della cupola, leggermente caramellata in alcuni punti». Non si tratta solo di estetica: il taglio e la cupola raccontano la cura e la tecnica impiegate.

Roberto Cosmo e Sal De Riso
Quando il panettone viene aperto, il giudizio si sposta sui profumi, che devono avvolgere chi lo assaggia con note delicate di agrumi e vaniglia. «Osserviamo anche la distribuzione e la qualità della frutta: la frutta candita deve essere eccellente, e l’uvetta morbida e ben idratata,» spiega De Riso. Ogni dettaglio contribuisce a creare armonia nel prodotto finale. La degustazione è il momento in cui tutto prende forma: morbidezza, struttura e aromaticità definiscono il vero valore del panettone. «Il voto che esprimiamo, pur essendo personale, si basa sull’esperienza accumulata negli anni: assaggiamo tanti prodotti e sviluppiamo un’idea chiara di ciò che deve essere un grande panettone milanese,» continua il maestro pasticcere.

Josè Consolandi ed Eduardo Ore
Anche De Riso sottolinea l’importanza di far comprendere al pubblico il lavoro dietro ogni prodotto. «Un’iniziativa come quella di Colombo permette a chi non è pasticcere di capire quanto impegno e tecnica ci siano dietro un panettone che può costare dai 35 ai 45 euro. Solo acquisendo questa esperienza è possibile notare piccoli dettagli, come il tuorlo d’uovo giallo, che conferisce alla pasta una texture e un colore più attraente, o l’uso di cubetti di arancia e cedro ben canditi, con colori vivi che valorizzano ulteriormente il prodotto». Infine, l’equilibrio aromatico completa l’opera: «La vaniglia è fondamentale: un mix di Tahiti e Bourbon esalta la parte aromatica, e l’aggiunta di una pasta di agrumi a base di arancia e mandarino rende il panettone unico».
La giornata speciale al Molino Colombo
I vincitori hanno avuto l’opportunità di vivere un’esperienza a stretto contatto con la realtà produttiva di Molino Colombo. «Per me è importante far conoscere la nostra realtà e far percepire la passione che abbiamo per il nostro lavoro, offrendo un’esperienza particolare in un luogo meraviglioso (sul fiume Adda, ndr) come quello in cui ci troviamo», spiega Ottolina.

La premiazione del secondo classificato Eugenio Esposito
La visita ha incluso approfondimenti sui processi produttivi e sulle caratteristiche delle farine professionali: dalla macinazione lenta, che preserva le catene proteiche, alla costanza del tenore proteico, fondamentale per garantire scioglievolezza e conservabilità del panettone. «La farina è alla base di un buon panettone e deve avere caratteristiche precise - sottolinea -. È un elemento determinante per chi lavora davvero con i lievitati».
Un concorso per crescere e condividere
«Per noi questo concorso vuole essere un’esperienza, un momento di condivisione: un’occasione per far crescere gli amatori e aiutarli a valutare consapevolmente la qualità del prodotto finito», afferma Ottolina. L’iniziativa, oltre a premiare il talento, favorisce la cultura del prodotto e la sensibilizzazione del pubblico verso la qualità artigianale. «Si crea anche un rapporto diretto con i professionisti, e questo è fondamentale - aggiunge -. Quando il cliente finale comprende davvero cosa sta acquistando, l’intero mercato ne beneficia».

La premiazione del terzo classificato Marco Pardo
Negli ultimi anni il pubblico dei lievitati è cambiato: più curioso, più attento e disposto a scegliere la qualità. «Dopo il Covid abbiamo visto una crescita esponenziale non solo nei consumi, ma nella passione delle persone per l’arte bianca. Il livello medio dei lievitati, a livello professionale, si è alzato enormemente», conclude Ottolina. Il concorso, aperto su scala nazionale, ha portato in Lombardia partecipanti da ogni parte d’Italia, dal Sud al Centro fino alle regioni del Nord. Una conferma della vitalità del comparto e della voglia di cimentarsi con un prodotto complesso come il panettone, simbolo dell’eccellenza italiana.
Via T. Edison, 34 23877 Paderno d'Adda (Lc)