L'Umbria è una regione spesso trascurata, e dal punto di vista vitivinicolo è principalmente conosciuta per il Montefalco Sagrantino e, solo di recente, per il Trebbiano Spoletino. Tuttavia, questa parte del cuore d'Italia ospita realtà microscopiche che raccontano la sua autenticità, rispettando la terra e i suoi frutti. Una di queste è Conestabile della Staffa, un progetto guidato da Danilo Marcucci, sensibile e visionario architetto di formazione, ma soprattutto un profondo osservatore e interprete della natura.
Conestabile della Staffa si trova nel cuore dell'Umbria
La storia di Conestabile della Staffa
Sin da bambino, Danilo ha sviluppato un'acuta capacità di ascolto, aiutando il nonno umbro a produrre il vino per autoconsumo nel modo "antico": senza manipolazioni né scorciatoie. Questo contatto con la tradizione contadina è diventato la base della sua filosofia odierna, maturata in oltre 20 anni di esperienza nella viticoltura e nella vinificazione. Tante le realtà viticole portate avanti da Danilo, a partire dall'azienda Collecapretta di Spoleto alle aziende sparse sul Territorio italiano, fino ad arrivare a Conestabile della Staffa, situata a Monte Melino, nei pressi di Perugia, realtà che ha una storia che risale al 1700. I suoi 12 ettari di vigneti si affacciano sul lago Trasimeno, su suoli argillosi e ricchi di humus, posti tra i 300 e i 400 m s.l.m. La proprietà appartiene alla famiglia della moglie di Danilo e ha ripreso vita nel 2010 sotto la sua guida.
La filosofia di Conestabile della Staffa
La prima annata è stata prodotta nel 2012, dando avvio a un progetto che intreccia tradizione, sostenibilità e una profonda connessione con il territorio. La famiglia Conestabile della Staffa vanta una lunga tradizione agricola, nei secoli, la tenuta ha funzionato come un centro autosufficiente, ma come tante realtà storiche, ha subito un declino produttivo nel tempo. Danilo Marcucci ha segnato un punto di svolta, riportando in vita questa eredità e trasformandola in un esempio per il movimento del “vino vero”. Dopo un'interruzione negli anni Cinquanta, la cantina ha ripreso la produzione grazie a un ritorno alla viticoltura autentica, combinando le pratiche tradizionali con una filosofia innovativa.
Conestabile della Staffa, botti nella cantina storica
Marcucci non si ferma alla sola Conestabile della Staffa: il suo lavoro di consulenza si estende a circa 15 micro-realtà, dove conoscenze, tecniche ed esperienze vengono condivise, creando una rete collaborativa unica. «Il mio vino non è un vino naturale, ma un vino “serio”», afferma Danilo. Per lui, la produzione vinicola non riguarda solo l'etichetta o la tecnica, ma soprattutto la comprensione profonda della terra e del suo potenziale. «La terra ha un valore incredibile e richiede tempo per immagazzinare e indagare ciò che ciascun luogo può restituire nella sua trasformazione», aggiunge. Marcucci punta a un vino che sia riflesso autentico del territorio, senza compromessi o interventi artificiali. Alla Conestabile della Staffa, la produzione si basa sui principi del "vino contadino", un vino sano e consapevole, ottenuto utilizzando solo ciò che la natura offre.
I vini di Conestabile della Staffa
Le varietà coltivate nella tenuta appartengono alla tradizione umbra: Sangiovese, Grechetto, Trebbiano Dorato, Canaiolo, Alicante, Malvasia e Gamay del Trasimeno. Ognuna di queste esprime l'anima e l'identità del territorio. I vigneti sono coltivati senza pesticidi o fertilizzanti chimici e gestiti in armonia con l'ambiente. In cantina, si evita ogni intervento moderno: niente lieviti selezionati, temperature controllate o additivi. Le fermentazioni sono spontanee, e la solforosa viene usata al minimo, solo se indispensabile. I vini di Conestabile della Staffa sono una celebrazione del terroir umbro. Vibranti e sinceri, sono in grado di trasmettere le sfumature più sottili della terra da cui provengono.
Conestabile della Staffa, alcuni vini
Tra le etichette più rappresentative troviamo:
- Igt Umbria Bianco della linea Vini di Natura Bianco 2021, un grechetto in purezza, da vigne abbastanza giovani, prodotto con breve macerazione sulle bucce. Fermentazione spontanea e affinato in vasche di vetroresina. Nessun filtraggio o chiarifica. Il risultato è un vino di grandissima pulizia, fresco, goloso e di grande bevibilità.
- Igt Umbria Gamay Rosso Due Colli 2023, un Gamay Del Trasimeno (Grenache) di grande centralità, dal colore chiaro, con note di frutta rossa, a cui si uniscono sentori officinali di timo e nepitella; chiude il sorso un fresco tocco di agrumi.
- Da provare anche il suo Aranciò della Staffa, un vino bianco macerato prodotto da uve 100% Trebbiano con macerazione di una settimana scarsa sulle bucce, affinato in botti di vetroresina, senza solfiti aggiunti. Un vino all'antica, che gioca sul registro del frutto, dell'albicocca, un vino che ha la finezza della maturità, di grande bevibilità e pulizia.
Questi vini, non filtrati e senza chiarifica, portano con sé una vitalità che li rende vivi nel bicchiere, evolvendo e sorprendendo ad ogni sorso. Conestabile della Staffa più di una cantina è un manifesto per il ritorno all'essenza del vino, un richiamo alla terra e alle sue tradizioni. Grazie alla visione di Danilo Marcucci, questa storica tenuta umbra si è trasformata in un punto di riferimento per il movimento del vino vero, rappresentando un equilibrio perfetto tra passato e futuro.
Via delle Maestà 25 06063 Monte Melino (Perugia)