Castello di Roddi, a pochi chilometri da Alba, nel cuore delle Langhe, qui nella mattina di sabato 19 ottobre si è svolto un interessante incontro che ha visto protagoniste “Le Terre del Balsamico” (il consorzio di secondo grado che unisce l'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e l'Aceto Balsamico di Modena) e la prima eccellenza del territorio, il Tartufo Bianco d'Alba, con il supporto dell'Ente Fiera e dell'Ente Turismo Langhe Monferrato Roero.
Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP in degustazione
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Aceto Balsamico di Modena IGP in degustazione
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Il consortium profile Aceto Balsamico di Modena IGP
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Bruno Bertero, Stefano Mosca, Mariangela Grosoli, Michele Montanari, Leonardo Giacobazzi, Andrea Mancuso Morini ed Elisabetta Serraiotto
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Prima e importante parte della masterclass è stata l'introduzione della Vice Presidente del Consorzio di II grado, nonché Presidente del Consorzio di Tutela dell'Aceto Balsamico di Modena, Mariangela Grosoli, che in quanto produttrice di entrambi i prodotti, si è unita nel racconto e nella degustazione guidata da Leonardo Giacobazzi, Consigliere del Consorzio Aceto Balsamico Tradizionale di Modena. Una immersione nel mondo dell'Oro Nero di Modena dedicata agli addetti ai lavori che è servita per spiegare le differenze tra DOP e IGP, i metodi di produzione, le peculiarità, tra storia e aneddoti facendo poi degustare i prodotti nelle varie sfaccettature.
Lo stand Le Terre del Balsamico all‘interno della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba
L'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP nelle su due incarnazioni, l'Affinato (invecchiato almeno 12 anni) che si caratterizza per l'equilibrio tra acidità e dolcezza, con note leggere di legno e frutta matura e l'Extra Vecchio (invecchiato almeno 25 Anni) che rappresenta l'apice dell'intensità e della complessità, che si distingue per il suo bouquet ricco e avvolgente, dove emergono note profonde di legni pregiati, frutta secca e sfumature speziate.
Anche l'Aceto Balsamico di Modena IGP si distingue per il periodo di invecchiamento, si infatti parla semplicemente di Aceto Balsamico di Modena quando il periodo di invecchiamento è inferiore ai tre anni (con un minimo di 60 giorni), mentre quando il periodo di invecchiamento supera i tre anni, si usa la denominazione Aceto Balsamico di Modena IGP Invecchiato. E qui grazie al “Consortium Profile” durante la degustazione si è potuto analizzare e capire le differenze che ci possono essere tra l'ampia gamma di tipologie di prodotto anche all'interno di periodi uguali di invecchiamento differiscono per caratteristiche sensoriali e analitiche.
Mariangela Grosoli
«La nostra presenza sotto l'egida de Le Terre del Balasmico - ha dichiarato Mariangela Grosoli - si inserisce in un progetto promozionale di più ampio respiro con il quale ci proponiamo di portare avanti non solo la conoscenza dei prodotti ma anche l'attenzione alla loro salvaguardia e al consolidamento della reputazione e dell'immagine delle nostre due denominazioni. Uno degli scopi principali dei Consorzi è proprio diffondere una corretta informazione».
Il cooking show de Le Terre del Balsamico ad Alba
La masterclass è poi continuata con il cooking show guidato dallo chef Fulvio Siccardi che ha avuto il compito di abbinare l'Oro Nero di Modena al Tartufo Bianco d'Alba, creando un piatto per ognuno dei due prodotti modenesi.
Fulvio Siccardi alle prese con i porcini
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Un momento della preparazione dei piatti
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Un momento dello show cooking
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Attenzione massima durante lo show cooking
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Insalatina autunnale di faraona, funghi porcini, Aceto Balsamico di Modena Igp e Tartufo Bianco d'Alba è un buon modo di sfruttare ingredienti tipicamente autunnali (porcini, pioppini e castagne) uniti da una salsa realizzata con il fondo di cottura della faraona e l'Aceto Balsamico di Modena IGP. Come di rigore poi ad Alba, Tartufo Bianco lamellato sul piatto rigorosamente al tavolo. Un piatto ben bilanciato e di impatto.
Insalatina autunnale di faraona, funghi porcini, Aceto Balsamico di Modena IGP e Tartufo Bianco d’Alba
A seguire chef Saccardi ha proposto l'Uovo in gabbia con crema al Parmigiano Reggiano Dop 30 mesi, uovo cotto in carta fata con la crema, aperta al tavolo e poi, gocce di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e per finire leggere lamelle di Tartufo Bianco. Cremoso, avvolgente, con le intense note del balsamico Extra Vecchio di 25 anni che fanno da contrappunto alle note caratteristiche del Tuber Magnatum Pico. Estremamente goloso, attenzione, può creare dipendenza!
l’Uovo in gabbia con crema al Parmigiano Reggiano Dop 30 mesi, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e Tartufo Bianco d‘Alba
Durante il weekend Le Terre del Balsamico erano anche presenti all'interno degli spazi della Fiera Internazionale del Tartufo bianco d'Alba con uno stand dedicato alle degustazioni e alla promozione.