En plein della polenta carbonera nella 9ª edizione del Festival della Polenta di Storo che ha richiamato anche quest'anno nel capoluogo della Valle del Chiese oltre seimila "aficionados", gaudenti e impenitenti buongustai della polenta. E ancora una volta l'ambito trofeo, la "Ramina d'oro", se lo sono aggiudicato i "polentèr" di Storo che a colpi di "carbonera" hanno messo d'accordo sia i severi commissari della giuria tecnica sia la giuria popolare rappresentata dalle migliaia di ospiti che hanno assaggiato le otto polente in gara. La giuria tecnica quest'anno ha premiato con una menzione speciale anche la miglior polenta di patate: il trofeo è stato assegnato ai "Polentèr" di Praso (Valdaone).
Il gran maestro dei Polentèr di Storo, Giorgio Zocchi, alza l‘ambito trofeo.
Colori, profumi, sapori dell'oro giallo di Storo per un'edizione record
Colori, profumi e sapori, quelli inconfondibili dell’oro giallo di Storo, hanno animato per due giorni l'antico borgo di Storo in un fine settimana all’insegna del record di presenze grazie anche al ritorno del sole dopo giorni di pioggia (il presidentissimo di Agri '90 Vigilio Giovanelli evidentemente ha molti santi in paradiso). Una splendida cornice, dunque, per il 9° "Festival della Polenta" a conferma dell'importanza che riveste la polenta, piatto tipico delle regioni alpine, che è diventato il simbolo della Valle del Chiese e che fa parte ormai del patrimonio gastronomico culturale dell'intero Trentino.
Straordinario il riscontro di pubblico di questa nona edizione del festival che ha attirato migliaia di persone non solo dal Trentino, ma anche dalla Lombardia, dal Veneto, dal Friuli. E grande la soddisfazione sia per gli organizzatori sia per tutti coloro (l'esercito dei volontari) che si sono prodigati per il successo dell'evento.
Le otto squadre che hanno partecipato all'edizione 2024 del Festival della Polenta
All'edizione 2024 della singolar tenzone, il momento clou della kermesse, hanno partecipato otto squadre suddivise tra "polentèr" e rappresentanti delle Pro Loco locali. Eccole.
- La Polenta Carbonera, preparata dai Polentèr di Storo.
- La Polenta Carbonera preparata dal Gruppo Alpini di Condino.
- La Polenta Macafana preparata dalla Pro Loco di Cimego.
- La Polenta di Patate preparata dai Polentèr di Praso.
- La Polenta e Rape preparata dalla Pro Loco di Bondo.
- La Polenta di Patate preparata dai Polentari della Valle di Ledro.
- La Polenta con la ciuìga preparata dalla Pro Loco di San Lorenzo in Banale.
- La Polenta e Mortadella preparata dal Comitato Polenta e Mortadella di Varone.
La giuria tecnica: chef, critici enogastronomici e imprenditori
Le otto polente in concorso sono state giudicate da due giurie: una tecnica formata da esperti, chef, giornalisti enogastronomici e una popolare. Presidente della giuria tecnica Giuseppe Casagrande, decano dei giornalisti enogastronomici trentini, affiancato da Edoardo Raspelli, critico gastronomico, conduttore televisivo, nonchè testimonial del Festival. Gli altri componenti: Daniele Bertolini, patron del Ristorante Doss del Sabion Alpine Style, lo chef Lorenzo Tiberio, l'imprenditore Carlo Alberto Luzzani del Laboratorio Gastronomico Luzzani di Lodrone, Oscar Bagattini, chef del ristorante Al Mangia di Condino, Eleonora Bazzoli del ristorante La Pozza di Roncone e la fotomodella Francesca Buonaccorso, titolare dell’agenzia RB RoccaBuona Eventi.
Ai "Polentèr" di Storo il duplice trofeo assegnato dalla giuria tecnica e popolare
Due le competizioni sottoposte al giudizio della giuria tecnica di questa nona edizione del festival: il tradizionale concorso con la farina gialla di Storo e, novità di quest’anno, il concorso per la miglior polenta di patate, che ha decretato la vittoria della polenta di patate dei "Polentèr" di Praso.
I Polentèr impegnati nella preparazione della polenta carbonera
L'edizione 2024 del Festival della Polenta ha decretato la duplice vittoria dei "Polentèr" di Storo che con la polenta carbonera hanno raccolto il giudizio unanime sia della giuria tecnica che della giuria popolare. Questa la motivazione della giuria tecnica: "La polenta carbonera dei "polentèr" di Storo (farina gialla, formaggio tenero e stagionato, lucanica fresca, burro) si è imposta per la ricchezza degli ingredienti e per la succulenza del piatto, senza peraltro alterare e appesantire il palato."
L'Albo d'oro dei vincitori delle nove edizioni del Festival della Polenta
- 2015 - Giuria tecnica: Macafana di Cimego. Giuria popolare: Carbonera di Storo.
- 2016 - Giuria tecnica: Carbonera di Condino. Giuria popolare: Macafana di Cimego.
- 2017 - Giuria tecnica: Macafana di Cimego. Giuria popolare: Carbonera di Condino.
- 2018 - Giuria tecnica e popolare: Polenta Carbonera dei Polentèr di Storo.
- 2019 - Giuria tecnica e popolare: Polenta Carbonera dei Polentér di Storo.
- 2021 - Giuria tecnica: Polenta e Rape di Bondo. Giuria popolare: Carbonera di Condino.
- 2022 - Giuria tecnica: Carbonera di Condino. Giuria popolare: Macafana di Cimego.
- 2023 - Giuria tecnica: Carbonera di Storo. Giuria popolare: Macafana di Cimego.
- 2024 - Giuria tecnica: Carbonera di Storo. Giuria popolare: Carbonera di Storo.
Una bontà anche la polenta di Storo con il baccalà alla vicentina
Le migliaia di buongustai che hanno invaso le piazze e le vie del centro storico di Storo, oltre alle otto polente in gara, hanno avuto l'opportunità di assaggiare e degustare, fuori concorso, altre tre diverse tipologie di polente: la polenta con il baccalà alla vicentina (affollatissimo lo stand della Pro Loco di Sandrigo, sold out fin dal primo mattino), la polenta con il cinghiale e la tradizionale polenta fritta. Per la prima volta è stato possibile assaggiare anche la pizza, cucinata esclusivamente con la farina bianca di Storo, altra eccellenza della Cooperativa agricola Agri '90 assieme alla farina di grano saraceno, ai grissini, agli snack di granturco, alle gallette, ai salatini e ai biscotti confezionati sempre con la farina gialla di Storo.
Edoardo Raspelli, testimonial del Festival, le pannocchie, i bambini, i cori
Particolarmente emozionato e commosso Edoardo Raspelli, testimonial del Festival: «È stata una manifestazione straordinaria - ha commentato - sotto i portici del Municipio i volontari e gli impiegati avevano allestito vari tavoli con belle sedie di colore diverso per ogni tavolata, belle tovaglie anche se di plastica e vasi con fiori freschi. I bambini scartocciavano le pannocchie di granoturco come si faceva una volta, il coro di Storo cantava Signore delle Cime. E poi, a parte la commozione, le bontà di tutte le otto polente in gara ed i piatti dell’Agritur La Polentera che Mauro Armanini manda avanti con maestria e grande attenzione alle ricette tradizionali ed ai prodotti del territorio: salame nostrano, tagliatelle di farina bianca di Storo, salmerino di Andrea Armanini alla griglia, gnocchi di polenta, polenta di patate, guance di vitello al Teroldego, formaggi della vicina Bagolino, mousse di polenta con scaglie di cioccolato».
Il volume "L’oro di Storo" di Giuliano Beltrami
In occasione del Festival è stata presentata la terza edizione del libro "L’oro di Storo", completamente rinnovata come ha spiegato il curatore del volume Giuliano Beltrami. Oltre alla storia della cooperativa Agri '90 che nel corso degli anni ha valorizzato la farina gialla nostrana della Valle del Chiese, ai luoghi dove viene coltivata e al parere dei dietologi, il volume dedica ampio spazio ai ristoranti, agli chef che la utilizzano nelle loro cucine e alle ricette (da quelle classiche a quelle più fantasiose) che hanno reso famosa la polenta di Storo non solo in Italia, ma in Europa.
Sempre nell'ambito del Festival della Polenta 2024 è stato proclamato anche il vincitore del concorso “Spaventapasseri in Sagra”. Dodici le composizioni in gara, simpatiche come sempre. Ha vinto lo spaventapasseri realizzato dall'Azienda Pubblica di Servizi alla Persona "Rosa dei Venti " di Condino.
Di grande interesse, nell'ambito del Festival, il convegno tecnico "Oggi nel campo, domani nel piatto", che si è svolto nella sede della Cooperativa agricola Agri ’90. Vivace ed approfondita la discussione sull’importanza di riscoprire le materie prime locali e di come la farina gialla, quella bianca, quella saracena e le patate possano diventare i piatti tipici rappresentativi della tradizione gastronomica trentina. I vari relatori hanno affermato l’importanza di far conoscere e salvaguardare i prodotti locali di qualità. «Questo evento - ha sottolineato Vigilio Giovanelli, presidente della Cooperativa Agri ‘90 - nasce proprio con questo scopo ed è possibile solo grazie al generoso sforzo del mondo del volontariato e al sostegno di molti enti ed associazioni che hanno collaborato alla buona riuscita».
Con l'occasione è stato inaugurato il rinnovato punto vendita della cooperativa Agri ’90, dove è possibile trovare, conoscere ed acquistare questi prodotti, coltivati secondo antiche tradizione agronomiche. Molto soddisfatto anche Luca Comai, presidente della Pro loco di Storo che ha voluto ringraziare a sua volta gli oltre 100 volontari e le associazioni di cui fanno parte e che a vario titolo hanno partecipato all’evento, permettendone, di fatto, la realizzazione. In alto i calici. Prosit!