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Abbiamo sollevato la toque a Maria Rosaria Peluso: salentina, ricercatrice, genuina

Maria Rosaria Peluso, chef del ristorante Mamie di Monza, combina tradizione e modernità in piatti mediterranei. Famosa per la scelta di materie prime eccellenti, la sua cucina esalta il gusto con semplicità e creatività

 
19 ottobre 2024 | 11:30

Abbiamo sollevato la toque a Maria Rosaria Peluso: salentina, ricercatrice, genuina

Maria Rosaria Peluso, chef del ristorante Mamie di Monza, combina tradizione e modernità in piatti mediterranei. Famosa per la scelta di materie prime eccellenti, la sua cucina esalta il gusto con semplicità e creatività

19 ottobre 2024 | 11:30
 

Maria Rosaria Peluso nasce a Corigliano d'Otranto (Le), paesino nel cuore della Grecia Salentina, nel 1970. Per lei la cucina è stata una passione cresciuta e riscoperta, giorno dopo giorno, ed oggi è chef del Ristorante Mamie di Monza. Apprezzata da tutti per la sua capacità di scegliere le materie prime, per gli accostamenti creativi tra i sapori e per quel tocco tipicamente femminile, che rivela un’eccellente cura dei dettagli.

Abbiamo sollevato la toque a Maria Rosaria Peluso: salentina, ricercatrice, genuina

Maria Rosaria Peluso

La sua carriera professionale ha origine nel marzo 2014 quando, assieme a suo marito Fabio, decide di seguire la sua grande passione per la cucina mediterranea e intraprendere una nuova avventura nella ristorazione con un piccolo ristorantino proprio a Corigliano d’Otranto. Si sposta poi ad Otranto nel 2016 con il progetto familiare “Pi Greco” e da allora è stato un crescendo di qualità, in cui si sono frapposti numerosi corsi culinari, libri e ore di studio.

La creatività in cucina di Maria Rosaria Peluso

Per Maria Rosaria la cucina si coltiva con la pratica ma solo una solida base teorica permette di esprimere sé stessi al meglio. La chef salentina ha inizialmente fatto parte dell’associazione Sapori d’Oriente, per la divulgazione dei sapori salentini in tutta Italia, poi c’è stato l’incontro illuminante con lo chef di fama nazionale, Antonino Cannavacciuolo, nell’ambito del suo show formativo “Pure tu vuoi fare lo chef? - La scelta” e, infine, ad ottobre 2016, il coronamento della conoscenza culinaria, con i corsi alla prestigiosa Accademia di Gualtiero Marchesi.

Premiata dalla casa editrice enogastromica Gambero Rosso, dopo solo due anni di attività, la chef propone piatti che hanno come fine ultimo l'esaltazione del gusto dove la semplicità incontra l'innovazione negli abbinamenti di eccelse materie prime e nelle sempre aggiornate tecniche culinarie. A trionfare nelle proposte è sicuramente il pesce ma troviamo anche gustose pietanze di carne e vegetariane.

Trasparenza e autenticità: la filosofia di Maria Rosaria Peluso

Ciò che non deve mancare mai, in ogni caso, è la trasparenza: «Mi piace divulgare la tradizione culinaria esaltando i sapori della materia prima d'eccellenza con, dove coerente, pillole esotiche e ingredienti tipici, ad esempio, della cultura peruviana o giapponese, che tanto amo e rispetto» e continua «Il cliente, però, deve riconoscere perfettamente ogni elemento nel piatto perché ogni assaggio deve essere inequivocabile», regola aurea della filosofia di Maria Rosaria.

Think Milk

La cucina di Maria Rosaria, e quindi del Mamíe, è un viaggio, dal Sud al Nord Italia, alla ricerca dell’autenticità dei sapori, ponte tra il passato ed il presente che punta all’essenza degli ingredienti trattati, rendendoli protagonisti delle sue creazioni attraverso moderne tecniche di cottura e presentati in maniera chiara e pulita. Il menù del Mamie si rinnova seguendo la stagionalità dei prodotti, focalizzando l’attenzione sulla loro genuinità, esaltandone le proprietà senza eccessive manipolazioni, cosicché la cucina risulterà leggera e ricca di gusto, «proprio come piace a me».

Botta e risposta con Maria Rosaria Peluso

Da bambina cosa sognavate di diventare?
Insegnante

Il primo sapore che ricordi?
La ricotta calda che preparava mia mamma in caseificio

Qual è il senso più importante?
Il gusto, senza ombra di dubbio

Il piatto più difficile che hai mai realizzato?
Sfoglia di calamaro, equilibrio tra tecnica e gusto

Come hai speso il primo stipendio?
Viaggiando. La scoperta di nuovi luoghi con le proprie caratteristiche è enorme fonte di ispirazione per me.

Quali sono i tre piatti che nella vita non si può assolutamente fare a meno di provare?
Spaghetto ai ricci, per sentire il sapore del mare; il brodo dashi Giapponese, Umami puro; la golosissima lasagna alla bolognese, intramontabile piatto della nostra tradizione.

Cosa non manca mai nel frigo di casa tua?
Parmigiano Reggiano

Qual è il tuo cibo consolatorio?
Dell'ottima liquirizia pura

Che rapporto hai con le tecnologie?
Il giusto. Sono la tipa che preferisce comunque studiare sulla carta o ascoltando i miei maestri

All’Inferno ti obbligano a mangiare sempre un piatto: quale?
Le patatine fritte!

Chi inviterestei alla cena dei tuoi sogni?
La mia nonna materna

Quale quadro o opera d’arte rappresenta meglio la tua cucina?
Forse Bansky, perchè esprime concetti autentici con assoluta semplicità, con esempi interpretabili da tutti, proprio come la mia cucina.

Se la tua cucina fosse una canzone quale sarebbe?
Acqua azzurra, acqua chiara. Il mare è la mia essenza.

Ristorante Mamie
Via Arrigo Boito, 68 - 20900 Monza
Tel 331 756 5596

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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