Addio estate, benvenuto inverno. Ma c'è una cosa che accomuna le due stagioni nel mondo dei ristoranti, bar e hotel: la ricerca (e la mancanza di personale). Così in attesa che la stagione invernale inizi, gli operatori del comparto alberghiero ed enogastronomico della montagna) si trovano nuovamente a dover affrontare la sfida. Questo processo, per molti, inizia già in primavera o nei primi mesi estivi, riflettendo una problematica radicata che ha colpito in modo particolare il settore: la mancanza di manodopera locale. I datori di lavoro, infatti, si trovano costretti a dover assumere a distanza, senza poter testare di persona i candidati che, sulla carta, sembrano idonei ma che, nella realtà, potrebbero rivelarsi deludenti. Pensiamo ad esempio a Belluno: qui il tasso di disoccupazione è attualmente del 3%, mentre il tasso di disoccupazione considerato fisiologico è del 6%. Nonostante ciò, il comparto alberghiero ed enogastronomico affronta difficoltà nel reperire personale, costringendo gli operatori a cercare manodopera, appunto, da fuori provincia. A provare a dare una soluzione ci prova la fiera Dolomiti Horeca, evento dedicato ai settori di hotellerie, ristorazione e caffetteria, a Longarone dal 6 all'8 ottobre: qui, infatti, gli incontri saranno fondamentali per facilitare il reclutamento e il networking tra domanda e offerta di lavoro. Grazie alla collaborazione con Veneto Lavoro e i Centri per l’Impiego, la fiera ospiterà, infatti, il format “IncontraLavoro”, una giornata di incontro tra domanda e offerta di lavoro nel turismo montano.
Gli hotel della montagna alla ricerca di personale per la stagione invernale
Hotel e ristoranti di montagna: le (solite) difficoltà nel reperire manodopera
Walter De Cassan, presidente provinciale di Federlberghi Belluno, spiega che, sebbene la concorrenza del mare durante l'inverno attenui la pressione, il problema rimane costante. «Mediamente, per trovare i dipendenti, ci muoviamo mesi prima, già durante la metà della stagione precedente» afferma De Cassan, evidenziando come la ricerca di personale sia una prassi consolidata.
Walter De Cassan, presidente provinciale di Federlberghi Belluno
Come detto, la provincia di Belluno ha un tasso di disoccupazione che si aggira attorno al 3%, considerato fisiologico. Tuttavia, per far fronte alla domanda di manodopera, è necessario portare personale da fuori provincia. «Utilizziamo agenzie e piattaforme digitali specializzate per trovare i dipendenti», afferma De Cassan, confermando che la situazione richiede un approccio proattivo.
Stagione invernale: incoraggianti le prenotazioni nel Bellunese
De Cassan sottolinea che il comparto alberghiero si sta preparando per affrontare la stagione invernale, e che la situazione attuale delle prenotazioni è incoraggiante. «Le prenotazioni per l'inverno non sono male e nemmeno per la prossima estate» spiega, notando che negli ultimi anni c'è stata una crescita costante del turismo, specialmente tra i visitatori stranieri, che tendono a prenotare con largo anticipo grazie a offerte vantaggiose sui voli.
Belluno: la situazione personale nei ristoranti
Graziano Prest, chef e titolare del ristorante Tivoli di Cortina d'Ampezzo (Bl), una stella Michelin, nonché presidente di Fipe-Federazione italiana pubblici esercizi Belluno, conferma le difficoltà nel reperire personale anche nei ristoranti e nei bar. «Sicuramente, facciamo fatica a trovare staff», afferma Prest, evidenziando che la carenza di manodopera non è un problema esclusivo dell'Italia, ma si estende anche a paesi come Francia, Spagna e Regno Unito. «A volte è difficile trovare profili all'altezza», aggiunge, evidenziando una tendenza che riguarda anche altri settori come l'edilizia e l'artigianato.
Graziano Prest, chef e titolare del ristorante Tivoli di Cortina d'Ampezzo
Prest sottolinea l'importanza di rendere la professione più attrattiva, in quanto negli ultimi periodi ha perso un po' del suo appeal. «Il lavoro è tanto nel settore enogastronomico - afferma - e dobbiamo cercare di esaltare le peculiarità della nostra cucina». La possibilità di acquisire competenze che permettano di lavorare in tutto il mondo e di ottenere retribuzioni interessanti sono punti da sottolineare per attirare nuove leve.
Con l’invecchiamento della popolazione, è cruciale per i giovani considerare una carriera che possa offrire stabilità e soddisfazione, soprattutto in un campo come quello della ristorazione di qualità. «La fascia di popolazione dai 60 ai 75 anni sta crescendo - nota Prest - e questo implica che ci sia un tema di sostenibilità in termini di pensioni». Secondo Prest, per attrarre nuova manodopera, è fondamentale investire nella formazione e nella valorizzazione della professionalità nel settore. «La nostra artigianalità, specialmente quella italiana, è senza pari e molto apprezzata dai turisti», conclude, evidenziando l'importanza di prepararsi adeguatamente per le sfide future.
Dolomiti Horeca, quando le fiere sono utili per cercare lavoro
Mentre il comparto alberghiero e enogastronomico si prepara, dunque, per la stagione invernale, la caccia al personale rimane un tema centrale. La sfida di attrarre e mantenere talenti è cruciale per garantire un’offerta di alta qualità, essenziale per sostenere l'economia locale e mantenere viva l’attrattiva delle destinazioni turistiche. L'approccio proattivo e l'importanza di eventi come la Fiera di Longarone rappresentano passi fondamentali per affrontare questa situazione, assicurando un futuro prospero per il settore.
Un importante appuntamento per gli operatori del settore si terrà, come detto, alla Fiera di Longarone, dove si svolgerà un evento dedicato all’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Questa fiera rappresenta un'opportunità cruciale per i datori di lavoro e per i potenziali dipendenti di conoscersi, facilitando l'incontro tra le esigenze del settore e le aspettative di chi cerca lavoro. «In questi giorni, avremo un appuntamento molto importante alla fiera», conclude De Cassan, sottolineando il valore di eventi come questo per affrontare le sfide del mercato del lavoro.