La quinta edizione del sondaggio “Come è andata l'estate?” di LavoroTurismo restituisce una fotografia chiara di quanto è accaduto lo scorso anno e prova a delineare anche quelle che sono le tendenze in vista di una stagione 2024 ormai alle porte.
Lavoro nel turismo, l'indagine
Al sondaggio di LavoroTurismo hanno partecipato 1.488 persone coinvolte in attività lavorative stagionali durante l'estate 2023, il periodo più cruciale dell'anno. Dai risultati emerge come il mondo del lavoro stia cambiando rapidamente e le aziende si stanno adattando di conseguenza al fine di attrarre i migliori talenti.
Il mondo del lavoro stia cambiando rapidamente e le aziende si stanno adattando di conseguenza
I lavoratori senior in generale apprezzano le opportunità e i nuovi benefit che il settore sta offrendo. Allo stesso tempo, il turismo sta faticando ad attrarre lavoratori giovani e a fare fronte alle loro preferenze professionali e umane. L'indagine è stata articolata in quattro macro-aree: operativa ed esperienza, trasparenza contrattuale, demografia del lavoro e competenze.
Lavoro nel turismo, chi e dove è stato impiegato nel 2023?
Nel 2023 l'area operativa più rappresentata è quella di sala, bar e Food & Beverage (25,9%): un dato che riflette la centralità di questo dipartimento per il settore turistico. A seguire Front office e reservation (24,2%) e Cucina, pasticceria e panificazione (14,7%). Dati che possono essere interpretati come come un indice di maggiore interesse e motivazione dei lavoratori del turismo verso le attività che implicano una relazione diretta con il cliente, oltre a riflettere, chiaramente, la maggiore richiesta di personale in questi ambiti.
Nel 2023 l'area operativa più rappresentata è quella di sala, bar e Food & Beverage
La maggioranza dei lavoratori (28,7%) ha un'esperienza lavorativa di più di 20 anni nel settore, seguita da quelli che hanno un'esperienza di 10-20 anni (18%) e da quelli che hanno un'esperienza di 5-10 anni (16,8%). Ciò indica che il settore richiede una certa professionalità e competenza, che si acquisisce con il tempo e la pratica, ma anche, secondo LavoroTurismo, che il settore presenta delle barriere all'ingresso, dovute forse alla scarsa offerta di lavoro per profili junior, o al fatto che l'ambito turistico risulta meno attraente agli occhi dei più giovani.
Lavoro nel turismo, le assunzioni nel 2023
La maggioranza dei lavoratori (75,1%) ha avuto un contratto determinato o stagionale. Questo dato riflette la natura ciclica del settore turistico, che spesso richiede personale solo in certi periodi dell'anno. Il dato inerente ai lavoratori con contratto indeterminato (14,1%) indica, con alta probabilità, coloro che lavorano in una struttura aperta tutto l'anno. Tra quanti non hanno lavorato, invece, la ha cercato, ma non ha trovato lavoro. Rispetto ai sondaggi passati, la percentuale è calata (dal 75% al 55%). Questo, secondo il report, è probabilmente dovuto ad un aumento dell'offerta nella stagione 2023. Al contrario, è aumentata invece la percentuale di chi non ha cercato lavoro per motivi personali (dal 15,6% al 40%).
Lavoro nel turismo, cosa aspettarsi nel 2024?
Nel 2024 ci si aspetta un salto di qualità nell'offerta lavorativa nel settore turistico. Secondo l'indagine di LavoroTurismo, infatti, le aziende saranno disponibili a pagare stipendi più alti, in aggiunta a condizioni contrattuali più trasparenti e chiare e ad un orario di lavoro che si avvicinerà alle 40-48 ore settimanali con almeno un giorno libero a settimana, anche se sono in aumento le due giornate senza lavoro.
Nel 2024 ci si aspetta un salto di qualità nell’offerta lavorativa nel settore turistico
Si registra anche un incremento dei benefit per venire incontro alle esigenze dei lavoratori tra cui un miglioramento medio della qualità degli alloggi, agevolazioni per i parenti e benefit come i mezzi di spostamento e servizi riservati alla clientela estesi al personale, cui verrà anche garantito sempre di più anche il vitto. Anche per questo si dovrebbe verificare un fenomeno di overstaffing, con le aziende più propense ad assumere più personale per cautelarsi in caso di defezioni, anche se - in caso di aumento anomalo delle retribuzioni medie - potrebbe non realizzarsi appieno questa previsione.
Lavoro nel turismo, nel 2024 una maggiore attenzione al dipendente
L'attenzione ai nuovi assunti dovrebbe crescere ulteriormente, a cominciare dall'onboarding, con accoglienza e affiancamento come capi saldi, unitamente alla formazione, ambito in cui sono previsti investimenti sia nella fase di pre-inserimenti che nelle prime fasi post-assunzione. In questo senso, investimenti sono previsti anche per le certificazioni che attestino la qualità dell'ambiente di lavoro. Si registra in ogni caso un aumento dell'età media della forza lavoro, con una maggior flessibilità ad assumere profili senior in un comparto caratterizzato dalla propensione all'assunzione dei giovani.