Una valle incantata, un'oasi naturalistica tra vigneti terrazzati strappati al bosco e radure incontaminate. Una valle di silenzi e di gente laboriosa. Benvenuti ad Ala (Tn), nella Valle dei Ronchi, antico insediamento medievale di origine germanica abitato da popolazioni con una forte impronta identitaria che ricorda i cimbri di Luserna, della Vallarsa, della Lessinia e dell'Altopiano di Asiago. Fino al XVII secolo in zona era molto diffuso un dialetto con forti inflessioni bavaresi. Molte località e molti masi portano ancora nomi di chiara origine tedesca. Una leggenda popolare racconta che alcuni abitanti di Ronchi si siano arricchiti grazie ad un tesoro trovato nella macina di un antico mulino abbandonato.
Martin Foradori Hofstätter nel vigneto di Maso Michei ad Ala
L'acquisizione della tenuta del Dr. Fischer nella Mosella e il tesoro di Ala
Ad Ala un tesoro di inestimabile valore lo ha trovato anche un intraprendente e lungimirante imprenditore altoatesino, Martin Foradori Hofstätter, quarta generazione alla guida della storica tenuta J. Hofstätter di Termeno (Bz), che, dopo essere approdato nella Mosella (i mitici vigneti di Riesling del Dr. Fischer erano il suo sogno), nel 2017 ha ulteriormente allargato i confini in Trentino, patria dei suoi avi, acquistando proprio nella Valle dei Ronchi un antico maso già da tempo nel mirino di molti imprenditori trentini: Maso Michei, affascinante esempio di viticoltura eroica d'alta montagna.
Sua Maestà il Pinot Nero del Maso, vanto della famiglia altoatesina
E qui, a Maso Michei, Martin Foradori non poteva non puntare sul Pinot Nero, nobile vitigno (Blauburgunder in tedesco) che è il vanto della famiglia, coltivato con successo da oltre 100 anni nella tenuta Barthenau Vigna S. Urbano a Mazzon di Egna.
A Vinitaly Martin Foradori ha presentato il Trentodoc Riserva Michei 823 Blanc de Noirs, Pinot Nero d'alta montagna in purezza con 60 mesi di affinamento sui lieviti. Un metodo classico che, già dal primo sorso, ha conquistato il palato dei wine lover.
La sfida in alta quota, tra i boschi incontaminati, di Martin Foradori
A Maso Michei, tra le vette delle "Piccole Dolomiti" e dei Monti Lessini, tra i 790 e gli 850 metri di altitudine, Martin Foradori Hofstätter ha intrapreso un percorso innovativo nell'interpretazione del "suo" Pinot Nero, il più nobile dei vitigni a bacca rossa. Con l'acquisizione di Maso Michei, Martin Foradori Hofstätter ha arricchito il già blasonato patrimonio viticolo sfidando la viticoltura d'alta quota.
I vigneti di Maso Michei (850 metri) in piena vegetazione
Circondato da prati e boschi incontaminati, il maso vanta una tipologia del suolo e una posizione dei vigneti ideali per la creazione di un metodo classico di straordinaria eleganza, complessità ed unicità.
Lavorare le vigne lungo versanti così ripidi richiede grande fatica e soprattutto pazienza. Per Martin Foradori Hofstätter questa pazienza si è tradotta in attesa: 60 mesi di affinamento sui lieviti per dare vita alla Riserva Trentodoc Michei 823, una bollicina di grande fascino prodotta con uve 100% Pinot Nero. Questo spumante metodo classico rappresenta il connubio perfetto tra terroir e artigianalità, capisaldi della filosofia della tenuta J. Hofstätter, la prima azienda dell'Alto Adige ad introdurre la menzione "Vigna" in etichetta, valorizzando così l’origine dei propri vini.
Nel calice questo Blanc de Noirs rivela un perlage fine e persistente. Le bollicine danzano leggiadre e spensierate in attesa del primo sorso. Il bouquet è un trionfo di note floreali (biancospino), fruttate (pesca bianca, mela golden, fragoline di bosco) e aromatiche (salvia) con "nuances" agrumate e un piacevole ricordo della crosta di pane croccante. Sprecato come aperitivo, può accompagnare tranquillamente primi piatti a base di pesce (crostacei in primis), ma anche carni bianche.
Il Trentodoc Riserva Michei 823 Hofstätter e le bollicine Steinbock Zero dell'azienda Dr. Fischer di Hofstätter
«Secondo i dati ufficiali, solo il 15% delle viti coltivate in Trentino affondano le radici ad oltre 500 metri sul livello del mare - ha spiegato a Vinitaly Martin Foradori Hofstätter - e i nostri filari a Maso Michei arrivano in altitudini fino a 850 metri in un panorama alpino davvero unico. Una vera rarità nel territorio trentino."
Lo Steinbock Zero, due versioni dealcolate a base di Riesling
A Vinitaly, Hofstätter ha presentato anche la sua linea "Steinbock Zero" con due versioni dealcolate a base di Riesling: la "bollicina" Steinbock Zero Sparkling – perfetta anche per la creazione di gustosi cocktail - e il fermo Steinbock Zero.
Una linea nata dall'intuizione di Martin e del figlio Niklas (quinta generazione) per offrire prodotti di qualità, nati dall'esperienza di uno dei grandi nomi del vino italiano, a chi non può o non vuole bere alcolici.
In alto i calici. Prosit!